Ministro russo all'agricoltura: blinderemo l'import dai paesi UE

Vigilare che nessun paese dell'Unione europea possa infrangere la misura eretta da Mosca in risposta alle sanzioni occidentali, usando un qualsiasi canale per esportare prodotti alimentari in Russia. E' l'obiettivo di lavoro che il ministro dell'Agricoltura russo Alexander Tkachev ha spiegato ai microfoni di Rossiya-24 television.

"La lista di importatori è in discussione e non penso che sarà ampliata. Più probabilmente faremo correzioni e specifiche con l'obiettivo di bloccare prodotti dai paesi che supportano le sanzioni economiche contro la Russia". In modo, osserva il ministro, che questi paesi non abbiano la possibilità di far arrivare in Russia beni da paesi terzi. Il Cremlino ha risposto alle sanzioni occidentali elevando un embargo agli acquisti di generi alimentari dall'Unione europea.

Coldiretti: dimezzato l'export alimentare
La decisione di Vladimir Putin di prorogare di sei mesi l'embargo sui prodotti alimentari in risposta all'estensione delle sanzioni nei confronti della Russia (cfr. FreshPlaza del 23/06/2015) dimezza le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani.

E' quanto emerge da uno studio della Coldiretti sugli effetti per il made in Italy della decisione della Russia di prorogare l'embargo totale scattato lo scorso 6 agosto 2014 su carne di manzo, carne suina e avicola, frutta e verdura, latte e formaggi dai Paesi dell'UE, dagli Usa, ma anche da Australia, Canada e Norvegia, che avrebbe dovuto durare un anno.

Le esportazioni agroalimentari dell'Italia sono praticamente dimezzate (-51,1%) nei primo trimestre del 2015 ma sono del tutto azzerate per l'ortofrutta, i formaggi e la carne e derivati. L'impossibilità di esportare sul mercato russo provoca per molti prodotti alimentari una situazione di eccesso di offerta sul mercato europeo con ricadute negative sui prezzi riconosciuti agli agricoltori.

Fonte: www.ilvelino.it / www.coldiretti.it