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Erminia Perbellini lascia la presidenza di Veronamercato

In una lettera aperta indirizzata al sindaco di Verona, Flavio Tosi, ai soci e ai consiglieri del CdA di Veronamercato, ai componenti del Collegio sindacale e alla stampa, ieri mattina Erminia Perbellini (nella foto sotto all'ultimo Fruit Logistica) si è dimessa senza alcun preavviso dalla presidenza di Veronamercato.



Raggiunta da FreshPlaza, ha dichiarato: "Mi assumo le mie responsabilità, ma non quelle di altri. Se gli operatori del mercato non pagano gli affitti, non possiamo continuare a far finta di non sapere. Il mercato deve avere una visione più ampia, non limitarsi all'affitto di spazi, ma fornire servizi, comunicazione, promozione".

Tre i passaggi forti della lettera, intitolata "Veronamercato, immobilismo e opacità. Ecco perché lascio la Presidenza", che ripercorre l'attività svolta dalla Perbellini dal 2012 ad oggi.

Nel primo, Perbellini scrive: "La schizofrenica situazione in cui versa il Consiglio di Amministrazione, in cui Consiglieri nominati dal Socio di maggioranza - il Comune di Verona - disattendono le sue indicazioni, credo sia un segnale impossibile da ignorare". E ancora: "Ho colto problemi e opportunità che la crisi ha posto in primo piano e che richiedono risposte competenti e decisioni razionali e soprattutto rapide. Ho capito che il mercato di Verona non può adagiarsi sugli allori del suo glorioso passato. Deve trovare nuovi sbocchi per l'export, recuperare le posizioni aggredite dagli agguerriti competitor stranieri, specie sul mercato tedesco, valorizzare tipicità e qualità dei prodotti del nostro territorio e imporli, coinvolgendo in un nuovo rapporto anche i consumatori".

Un secondo passaggio è dedicato ai problemi tra operatori e direzione. "Ho trovato un Ente privo di visione, una struttura rigida, ancorata a schemi di gestione superati, impietrita sulla tradizione di Ente gestore di spazi in concessione, una logica oggi superata e inadatta a rispondere alle richieste degli Operatori che a voce sempre più alta denunciano a ragione la nostra insufficienza. Ho verificato un grave e consolidato disagio nei rapporti fra Operatori e Direzione, disagio che, in presenza della crisi in atto, si è tramutato in un insanabile contrasto. Come era mio dovere, ho chiesto e preteso dalla Direzione trasparenza ed efficacia di gestione. Mi sono imbattuta nel muro della burocrazia e nell'opacità di comportamenti che ho segnalato ai Soci".

E il terzo punto, che parla di un CdA telecomandato dalla burocrazia: "Quando sono emerse le condizioni per un deciso cambiamento di rotta, non mi è stato consentito di portare a termine la mia azione. Avrei voluto condividere con il CdA una visione imprenditoriale dell'oggi, una visione prospettica che avrebbe portato Veronamercato a trasformarsi in un moderno centro servizi, in grado di supportare efficacemente le attività e il business che vi svolgono. Avrei voluto che Veronamercato smettesse di essere soltanto un gestore passivo di spazi, un semplice spettatore, ma adottasse le opportune dinamiche di cambiamento per trasformarsi in un vero partner per gli operatori che oggi questo chiedono. Gli ultimi sei mesi, al contrario, hanno visto un CdA diviso e agonizzante, svilito da una continua e inutile prova di forza muscolare, congelato da ostracismi e faziosità. Un CdA telecomandato dalla burocrazia, privo di visione al punto da criticare persino la mia nomina a presidente di "Mercati Associati" che chiunque avrebbe letto come una nuova opportunità di visibilità e peso nazionale per tutta la città. Constatata l'irreversibilità della situazione e l'impossibilità di esercitare il mandato assegnatomi, ritengo di aver adempiuto ai miei doveri rappresentando VeronaMercato per l'ultima volta alla Fiera di Berlino".

E certo ora le energie di Erminia Perbellini saranno a tempo pieno per Mercati Associati, associazione che riunisce oltre 120 piazze all'ingrosso nazionali.