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Rispedite al mittente le richieste di sospensione dei lavori

"Vertici Caab: "Pronti a tutto per mandare in porto il progetto FICO nei tempi previsti"

"Il progetto F.I.CO – Eatalyworld va avanti, nessuno stop", spiegano dal Caab - Centro Agroalimentare di Bologna dopo l'incontro di ieri mattina con rappresentanti delle aziende grossiste. "La richiesta di sospensione dei lavori – continuano – è priva di qualsiasi fondamento, sia operativo sia giuridico: l'avviamento del cantiere e le relative modifiche logistiche sono stati tempestivamente comunicati alle imprese con adeguato anticipo ed è stato attivato il piano concordato per il periodo transitorio".

Ancora una volta, il pomo della discordia tra i vertici del mercato all'ingrosso di Bologna e le aziende di vendita che lì ci lavorano è la prossima realizzazione della Fabbrica Italiana Contadina (cfr. FreshPlaza del 05/01/2015) con tutti annessi e connessi: ristrutturazione dell'area mercatale, nuova logistica e soprattutto lo spostamento di tutti i grossisti.



Sulla vicenda – si apprende dallo stesso Caab – alcuni operatori hanno espresso ieri l'intenzione di non firmare nessun accordo. Ciò rischierebbe di bloccare sul nascere tutta l'operazione, così i vertici del centro agroalimentare bolognese affilano i coltelli: "Pur nell'auspicio – spiegano - che si possa invece arrivare a breve a un accordo, siamo pronti a tutte le azioni a tutela dell'interesse pubblico e dell'avviamento nei tempi previsti del progetto F.I.CO, le cui ripercussioni economiche sono state unanimemente considerate di estrema rilevanza per l'intero tessuto produttivo e imprenditoriale della Città Metropolitana".

Detto questo, dal Caab confermano "la piena disponibilità a farsi carico del trasferimento delle attuali attrezzature nella nuova area, a costo zero per le aziende. Al riguardo del quale abbiamo già illustrato uno studio di fattibilità e abbiamo pronto un piano attuativo adeguato. Abbiamo inoltre accettato di farci carico anche degli allestimenti interni ai magazzini (secondo quanto riportato dallo stesso Caab, opzione in toto a carico delle singole aziende fino all'incontro tra le parti in Camera di Commercio il 23 settembre scorso), con un contributo economico fisso a carico delle aziende, proposto in 5.000 euro per magazzino".

"La richiesta di alcune aziende grossiste – continuano - di mettere a carico della collettività gli oneri di attrezzature nuove al posto delle attuali, per lo più obsolete perché risalenti al 2000, senza nessuna partecipazione ai costi, non è in nessun modo giustificabile e non è quindi accoglibile".



Sul fronte di un altro tema caldo come quello della logistica, invece, spiegano che "i flussi logistici, oltre a essere stati analizzati da uno studio approfondito di Toyota Handling, sono stati oggetto di simulazioni fisiche in loco, alla presenza degli operatori, che ne hanno confermato l'operatività. Le aziende hanno quindi avuto tutto il tempo per valutarlo nella proposta originale e nelle sue evoluzioni condivise".

Insomma, il braccio di ferro direzione-grossisti sembra tutto fuorché concluso. Nonostante questo, è dall'estero che arrivano le buone notizie per il progetto F.I.CO. Il Fondo PAI – Parchi Agroalimentari Italiani, di cui fa appunto parte F.I.CO, è stato infatti selezionato per la partecipazione ai MIPIM (la più grande piattaforma mondiale di Real Estate) Awards 2015, nella sezione 'Best Futura Mega Projects'. "Siamo lieti – commenta Andrea Segrè, presidente del Caab - di condividere quest'attestazione di fiducia nel progetto F.I.CO con importanti proposte di incidenza sociale ed economica in arrivo a Buenos Aires (Argentina), Hilleroed (Danimarca) e Giacarta (Indonesia)".

E' poi lo stesso presidente a spiegare che "da miei contatti ho avuto conferma dell'intenzione da parte dell'Epap, l'Ente di Previdenza Agronomi e Forestali, di un acquisto quote del Fondo PAI per 8 milioni di euro, delle quali 4,5 milioni nel Fondo A FICO e 3,5 milioni nel Fondo B, Nuova Area Mercatale. La notizia è l'ulteriore testimonianza di un fund raising legato al Fondo PAI che, come già annunciato, prosegue dopo il raggiungimento della soglia minima avvenuta lo scorso anno".