Veronamercato: sulla questione dei costi dei posteggi giunge la replica del consigliere Annunciato Maccini
"Innanzitutto vanno chiariti i dati. Il canone annuo per metro quadrato corrisposto dagli operatori concessionari nel Mercato Ortofrutticolo di Verona, con riferimento all'intera superficie concessa dei posteggi (posteggio piano terra, pertinenze e soppalco ufficio) è pari ad € 80, e non € 120, come erroneamente asserito dal presidente di Fedagro Sig. Giuseppe Giomaro.
Inoltre, nel confronto più volte richiamato con il Mercato di Padova (dove si paga circa la metà), va tenuto conto che il Mercato di Verona è tutto in banchina e nel canone è compresa una rampa mobile per ogni posteggio. Il vantaggio della banchina per l'economicità delle operazioni di carico/scarico vale abbondantemente la differenza di canone tra i due mercati; ne è dimostrazione il fatto che lo sviluppo logistico degli operatori del MAAP, attraverso la costruzione di magazzini di supporto in banchina, è cresciuto in maniera sensibile nel corso degli ultimi anni proprio grazie all'investimento in banchina, non già relativamente al Mercato tradizionale dove la struttura "a raso" comporta minor competitività nelle operazioni di scarico e carico rispetto alla banchina.
Va inoltre tenuto ben presente che, mentre a Padova i grossisti posseggono il 49% del capitale sociale, a Verona non arrivano al 4%, e soprattutto che il Mercato di Padova è di proprietà del Comune di Padova e quindi gli operatori sono chiamati solo a contribuire sulla gestione e non all'ammortamento della struttura.
Infine, i canoni di concessione applicati a Verona a decorrere dall'avvio del Centro nell'aprile 2003, sono stati dimensionati copiandoli da quelli corrisposti dagli operatori del Centro agroalimentare di Torino (struttura similare a Verona), avviato nel 2002.
Se teniamo conto di tutti questi aspetti ne consegue che i consigli di amministrazione succedutisi negli anni, unitamente alla direzione aziendale, hanno gestito in modo virtuoso la Società Veronamercato, i cui bilanci sono in utile da vari anni.
Per quanto sopra, lascia perplessi l'affermazione secondo la quale il Presidente di Fedagro Giomaro tra l'altro Consigliere di Veronamercato oggi e in passato, invoca la necessità di "definire un piano di spending review con la Società che possa tradursi anche in costi più contenuti per i commercianti che operano presso la struttura", dimenticandosi che proprio lui è il primo a non operare in tal senso poiché da mesi pretende la nomina di un nuovo direttore di mercato, in aggiunta al direttore generale attuale che per ben 16 anni ha ricoperto con successo entrambi i ruoli; il che comporterà senz'altro, se effettuata, significativi aumenti di costi per la Società.
Sempre Giomaro ha votato, a fine agosto 2014, un provvedimento che ha consentito alla Società di acquisire, in partnership con altri due soci, i laboratori (in perdita) di Verona Innovazione (azienda speciale della Camera di Commercio di Verona), acquisizione che comporterà senz'altro sacrifici economici per la Società.
Si ricorda inoltre che la programmazione di nuovi investimenti strutturali decisi dal CdA, in particolare le ipotizzate tettoie per i fruttivendoli, comporteranno per la Veronamercato uno sforzo ulteriore significativo dal lato degli investimenti, sui quali è necessario tenerne conto in sede di revisione del piano economico finanziario.
Infine è doveroso precisare che non tutti gli operatori hanno sottoscritto la protesta annunciata da Giomaro, anzi, un gruppo di 14 imprenditori concessionari ha sottoscritto una lettera chiedendo alla Società di valutare l'aspetto di riduzione dei canoni mostrando grande disponibilità al dialogo e spirito collaborativo, senza quindi rivolgere alcuna lamentela alla gestione dell'ente, pur evidenziando come le particolari difficoltà economiche del momento stiano mettendo a dura prova le imprese.
Tale spirito collaborativo ha indotto molti altri operatori a riconoscere l'opportunità del dialogo in alternativa alla sterile protesta (con versamento a parte del 50% del canone), per nulla supportata da fatti concreti.
In qualità di consigliere di amministrazione "anziano", essendo al terzo mandato consigliare, mi sento pertanto di preannunciare che presto il CdA convocherà una pubblica assemblea con tutti gli operatori per discutere in modo costruttivo la problematica posta".
Veronamercato SpA
Il Consigliere di Amministrazione Annunciato Maccini