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Il ritorno della produzione in Romagna

Sipo investe sugli ortaggi locali di I e IV gamma

Con la recente acquisizione di un'azienda agricola nel Cesenate, Sipo valorizza gli ortaggi romagnoli tornando alla sua prima passione: la produzione agricola. Facendo proprio un trend, teorizzato a livello internazionale dai massimi economisti, che consiste nel riappropriarsi di parte dei processi produttivi che negli ultimi anni aveva delegato a fornitori locali.

La superficie disponibile a Cesena, grazie alla ripetizione dei cicli colturali, consente di coltivare lattughe su 16 ettari, indivie (7 ha), sedani (4 ha), verze (3), zucchine (3,5), cavoli neri (3) e pan di zucchero (3).


Panoramica del corpo aziendale. In primo piano la coltivazione di sedano.

Nata, infatti, negli anni '50 come azienda ortofrutticola per iniziativa di Franco Ceccarini, nel 1974 la Siposi è specializzata nella lavorazione e valorizzazione dei suoi prodotti. Nel 1981 è entrata nella Gdo italiana e, nel 1985, ha lanciato le sue verdure di quarta gamma.


La raccolta di scarola riccia a Cesena.

Dal 2012, l'azienda di Bellaria-Igea Marina ha dato avvio a un processo di internazionalizzazione che l'ha portata a spedire le sue specialità nel mercato russo e in quello dell'Europa nord-orientale; ma l'attenzione alle economie di scala ha dato nuovi impulsi anche alla valorizzazione della produzione locale, con lavorazione in loco.


Da sinistra Massimiliano Ceccarini, il padre Franco, fondatore dell'azienda, e il responsabile tecnico Stefano Pazzagli.

Sipo produce dunque direttamente nei suoi terreni situati nelle province di Rimini e Forlì-Cesena ma lavora anche i prodotti ottenuti da un qualificato parco fornitori, che conta su circa 300 ettari di terreni e fornisce l'azienda di ortaggi provenienti da Puglia, Abruzzo, Lazio, Toscana, Veneto e, in misura minore, Campania e Marche.


Franco Ceccarini carica il camion del prodotto appena raccolto...

Grazie al suo ufficio tecnico, l'azienda individua le aree produttive vocate per specie e per stagione e segue direttamente le coltivazioni grazie a capitolati di produzione, assistenza sul campo, verifiche e analisi di prodotto.


... che nel giro di poche ore arriva allo stabilimento di Bellaria dove inizia subito la lavorazione.

I trapianti di scarola riccia sono avvenuti tra primi di marzo a metà aprile, mentre la raccolta, partita la prima settimana di maggio, proseguirà fino a metà giugno circa. Seguirà un ciclo autunnale, con trapianti dall'ultima settimana di luglio fino al 10 di settembre e raccolte previste da metà settembre ai primi di dicembre. Lo stesso calendario si rispetta anche per cicoria e pan di zucchero.


Pulitura della scarola.

In questa stagione, scarola e indivie di prima e quarta gamma sono assorbite dal mercato interno, mentre nel periodo invernale la prima gamma è richiesta anche dalla Grande distribuzione organizzata svizzera e inglese.

Nel nuovo sito aziendale, Sipo sta raccogliendo anche le lattughe trapiantate da metà febbraio fino a 10 di settembre circa. Canasta, romana, gentile, trocadero si raccolgono da fine aprile ai primi di dicembre e vengono destinate alla quarta gamma.



La raccolta del sedano a Cesena inizierà tra una decina di giorni circa. La prima gamma viene indirizzata al mercato interno e in nord Europa, principalmente Svizzera, Olanda e Germania.


L'ufficio tecnico-commerciale di Sipo al gran completo. Da sinistra: Simona Ceccarini, Stefano Pazzagli, Elisa Monticelli, Monia Brunacci, Nicolò Bentivegni, Matteo Giardini e Concetta Cardillo.

Lo scorso anno Sipo ha anche avviato una serie di test per la produzione di cavolfiori, rucola e sedano in Bosnia in modo da avviare la lavorazione degli ortaggi a foglia anche in quell'area dell'est Europa.

Contatti
Sipo srl

Via Fermignano 20
47814 Bellaria Igea Marina (RN)
Tel.: (+39) 0541 339711
Fax: (+39) 0541 339734
Email: sipo@sipo.it
Web: www.sipo.it