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"Fabio Massimo Pallottini (CAR): "Perche' lancio la candidatura di Roma per una fiera nazionale dell'ortofrutta"

"E' come se la crisi avesse riacceso l'interesse verso i mercati all'ingrosso; ciò, per noi, è testimoniato anche dalla saturazione degli spazi disponibili. Abbiamo numerose domande di aziende interessate ad una collocazione all'interno del Centro Agroalimentare di Roma (CAR), che però non possiamo esaudire per mera mancanza di spazi. E' un dato in controtendenza, al quale guardiamo con soddisfazione". E' quanto riferisce a FreshPlaza il direttore generale della struttura del CAR, Fabio Massimo Pallottini.


Veduta aerea totale del complesso simmetrico e speculare dei due edifici gemelli riservati al Mercato Ortofrutticolo presso il Centro Agroalimentare di Roma. Tra di essi, la cosiddetta "piattaforma grandi acquirenti". Foto: Archivio CAR. Clicca qui per una galleria di immagini del centro.

In effetti CAR ScpA - società partecipata da Comune di Roma e Regione Lazio - che pochi giorni fa ha diffuso il Conto Consuntivo del 2013, registra per il secondo anno di seguito un risultato operativo con il segno più. Rispetto a un anno fa, l'utile di esercizio è quasi raddoppiato, salendo da 342.283 euro a 621.618 nel 2013.

L'indebitamento complessivo, legato per il 63% al mutuo acceso per la costruzione del CAR, è sceso di quasi 4,5 milioni di euro ed è ora pari a 24.713.213. Il valore della produzione ha sfiorato 16 milioni dì euro e, infine, le superfici affittate nell'ultimo anno sono salite a quota 99%.

I risultati sono ancor più lusinghieri, se si guarda alla giovane età del CAR che, a ottobre 2013 ha celebrato il suo primo decennale (cfr. FreshPlaza del 30/10/2013). Tra gli elementi da valutare, va ricordato il buon rapporto che il CAR ha creato con la Grande Distribuzione. Alle piattaforme già presenti - GROSS e METRO (quest'ultima solo per l'ortofrutta) - si aggiungerà entro il 2014 quella del gruppo piemontese Battaglio.


Luca Battaglio insieme al dott. Pallottini. Il Gruppo Battaglio ha recentemente avviato i lavori per la costruzione di un nuovo magazzino collocato proprio all'ingresso del CAR su una superficie complessiva di 12.000 mq, di cui circa 5.000 saranno adibiti a magazzini e uffici.

Se Pallottini non cela la soddisfazione per i risultati ottenuti - anche ricordando che la società da lui guidata "è un esempio di eccellente partnership tra pubblico e privato" - non nasconde però la preoccupazione per uno scenario globale che non sembra ancora preludere alla vera e propria ripresa: "Forse, il 2013 è stato l'anno peggiore ed è un bene che sia alle nostre spalle", ha analizzato nel dialogo con FreshPlaza.

La proposta "Fruits and Vegs": una fiera dell'ortofrutta a Roma
La pubblicazione del Bilancio 2013, ha offerto al dottor Pallottini la possibilità di lanciare la candidatura di Roma per una Fiera ortofrutticola – già pronto il nome, "Fruits and Vegs" – che costituisca la vetrina di riferimento internazionale per la produzione ortofrutticola italiana.

La proposta, in pochi giorni, ha già raccolto numerosi consensi tra i quali alcuni di notevole rilievo, come quello di Giuseppe Roscioli, presidente di Confcommercio Roma. C'è la sensazione che Pallottini abbia calato sul tavolo il poker giusto al momento giusto, mentre altre fiere italiane sono impegnate a sfidarsi sulle capacità e potenzialità organizzative delle proprie strutture.

L'analisi di Pallottini è lineare: "Nei panni di un operatore ortofrutticolo cileno o cinese – ha spiegato a FreshPlaza – è evidente che un'unica Fiera italiana, in una città come Roma, famosa in tutto il mondo e dall'indiscusso appeal, sarebbe un appuntamento da non mancare."



Del resto, altri Paesi a noi vicini hanno scelto di ridurre le fiere locali e di realizzarne una soltanto, di livello internazionale, nella propria capitale. Basti pensare a Berlino, con il colosso Fruit Logistica (più di 62.000 visitatori, nell’edizione 2014, provenienti da 141 nazioni), o a Madrid, con la giovane ma già forte Fruit Attraction (poco meno di 35.000 presenze, a ottobre 2013, da 83 paesi).

"Penso proprio all'esperienza spagnola – prosegue Pallottini – e apprezzo la capacità di fare sistema che hanno avuto gli operatori iberici, lasciando da parte rivalità locali e campanilismi di ogni genere." Il discorso ha funzionato soprattutto perché, parallelamente a esso, si è deciso di tagliare in modo netto le varie fiere ed esibizioni sparse sul territorio.

"Un paese unico come l'Italia, con le produzioni ortofrutticole apprezzate in tutto il mondo – evidenzia Pallottini – non dovrebbe permettere la dispersione delle risorse in mille rivoli, soprattutto in tempi di crisi". Ecco quindi la quadratura del cerchio, secondo il Direttore Generale del CAR: "Una sola Fiera ortofrutticola italiana, ma fatta bene sul serio!"

Un'idea, quella di unire le forze e fare sistema, molto cara a Pallottini – "a volte penso alla Francia, che funziona alla perfezione con soli 17 mercati all'ingrosso e poi guardo all'Italia, dove ne abbiamo circa 140…" – che appare in linea anche con i desiderata di numerosi operatori ortofrutticoli, nazionali ed esteri. Da un lato, c'è chi si mostra perplesso rispetto al continuo fronteggiarsi di realtà fieristiche locali; dall'altro, alcuni grandi player del comparto non vedrebbero l'ora di sbarcare in una grande città italiana, di rilievo internazionale. Ricordiamo che, soltanto pochi mesi fa, Roma è stata al centro della ribalta cinematografica mondiale, vincendo l'Oscar con il film "La grande bellezza", che l'ha consacrata nuovamente protagonista a livello planetario.

Oscar o non Oscar, Pallottini ha in mente un progetto concreto ed è probabile che le adesioni cresceranno ancora. "Se vogliamo rilanciare davvero il settore ortofrutticolo nazionale – ci dice al termine dalla nostra conversazione – occorrono maggiore unità e operazioni selezionate."

Autore: Emanuele Mùrino
Data di pubblicazione: