"A causa di un inverno mite in maniera anomala in tutta Europa, paesi come Danimarca - dove si sono raccolte carote fino alla vigilia di Natale 2013! - e Olanda avevano merce stoccata ancora a disposizione nel momento in cui noi eravamo pronti con la campagna di esportazione."
L'impatto che ne è risultato è stato di proporzioni ingenti: le esportazioni siciliane di carote, che di solito incidono per la metà della produzione, sono crollate di almeno un 30%.

All'assenza di sbocchi sui mercati esteri, è andata a sommarsi una situazione difficile anche sul mercato interno italiano, con consumi indeboliti tanto dalla congiuntura economica sfavorevole, quanto per il fatto che aree produttive come Fiumicino (Lazio) e Chioggia (Veneto) hanno terminato in ritardo la campagna invernale e cominciato in anticipo quella estiva, riducendo a soli 30 giorni la finestra temporale di collocamento per il prodotto siciliano.

"Il tutto è avvenuto in un'annata di volumi nella norma, anzi forse con un 10% di produttività in meno. Sarebbe stato molto peggio se ci fossimo trovati in surplus produttivo", commenta Pavan. Fatto sta che un 20% di carote siciliane rimarrà nel terreno; raccogliere adesso sarebbe infatti del tutto controproducente: "Consideriamo che la carota di Chioggia registra al momento prezzi di soli 10 centesimi/kg; e il prodotto siciliano deve affrontare un costo - solo per il trasporto verso il Nord - di 7 centesimi! Inutile raccogliere."
E' tutta l'offerta italiana di carota a soffrire una fase non favorevole: "La produzione di Chioggia, per esempio, è destinata per un 80% all'esportazione. Se, date le temperature miti, la Germania comincerà a raccogliere in anticipo, come sembra accadrà, le porte dei mercati esteri si chiuderanno del tutto e la merce non troverà alcuna collocazione. Tuttavia, anche in altre annate, ho visto raccogliere carote a Chioggia anche a prezzi di soli 3 cent/kg, pur di non lasciare radici nel suolo, danneggiando il terreno!"

Sebbene sia presto per comprendere l'impatto che una pessima campagna 2014 avrà sulle superfici che saranno coltivate a carote in Sicilia il prossimo settembre, Massimo Pavan ritiene probabile un fisiologico ridimensionamento: "Coltivare carote in Sicilia è abbastanza costoso, intorno ai 20-22 cent/kg; inoltre, l'accesso al credito bancario è diventato molto più difficile negli ultimi anni."
Unica nota positiva è costituita dal prodotto a marchio IGP-Indicazione geografica protetta. Pavan riferisce: "Grazie alle attività promozionali che abbiamo messo in campo a seguito del riconoscimento IGP a inizio 2013, i volumi di carota Novella di Ispica a marchio sono raddoppiati, conquistando fette di mercato sia in Italia sia all'estero. In questa fase, è da dire che non abbiamo fatto differenze di prezzo tra prodotto IGP e convenzionale, perché vogliamo posizionarci sul mercato prima di fare leva sulle quotazione."
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