La Commissione Anti-Dumping australiana si schiera contro i pomodori italiani venduti sottocosto
"La Commissione - ha riferito il portavoce dell'organizzazione orticola Ausveg, Hugh Gurney - ha scoperto che un certo numero di prodotti italiani derivati dal pomodoro sono stati introdotti sul mercato australiano a prezzi che risultano al di sotto del costo di produzione per questi articoli. La pubblicazione di questo avviso di dumping conferma tale situazione e si spera che ciò contribuisca a prevenire ulteriori danni al settore australiano di traformazione dei pomodori e degli ortaggi, che negli ultimi tre anni è stato interessato da un'ondata di chiusure degli stabilimenti, a cominciare dalle fabbriche della Heinz e della Rosella."
"Ausveg si sta appellando al Governo Federale per utilizzare la tassa di dumping pagata da questi esportatori italiani che hanno utilizzato tattiche discutibili per supportare i coltivatori e trasformatori locali che sono stati danneggiati dai prezzi sottocosto", ha riferito Gurney, aggiungendo: "Si spera che l'avviso di dumping permetta ai restanti trasformatori presenti in Australia, come Kagome e SPC Ardmona, di continuare a dare lavoro a centinaia di lavoratori e coltivatori australiani di ortaggi."
L'indagine era cominciata il 10 luglio 2013 (vedi articolo su FreshPlaza del 07/11/2013) in risposta ad una domanda presentata da una società australiana di trasformazione dei pomodori, la quale lamentava di essere stata danneggiata da pratiche commerciali scorrette, collegate all'importazione di trasformati di pomodoro italiani in Australia.
Nel 2012/13, l'Australia ha importato 52 milioni di dollari di preparati o conserve di pomodoro; di questi, oltre 49 milioni di dollari (93%) sono riferibili a prodotti provenienti dall'Italia.
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