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"Terremerse e Apofruit: "Fare insieme" per dare valore ai rispettivi soci"

"L'accordo strategico tra Apofruit e Terremerse non rappresenta una fusione di imprese, ma una integrazione a rete che permetterà di sviluppare le rispettive competenze, di ridurre i costi, di posizionarsi meglio nel mercato per poter creare valore a favore dei rispettivi soci. In modo specifico, l'intesa mette a valore i settori dell'ortofrutta e delle agroforniture". Lo ha detto ieri a Faenza Renzo Piraccini, direttore generale di Apofruit, durante l'incontro "Nuove opportunità per l'ortofrutta del territorio" organizzato dalle due cooperative per presentare le strategie e i nuovi servizi di logistica e di lavorazione industriale rivolte all'imprenditoria agricola della Romagna nell'ambito dell'accordo stipulato qualche mese fa (cfr. FreshPlaza del 02/12/2013).


Un passaggio dell'intervento di Renzo Piraccini, primo da sinistra. Quindi Minguzzi, Casalini, Zanotti e Bastoni.

Sei i punti rilevanti dell'intesa:
la politica di marca, quale elemento di distintività dei prodotti verso i clienti e i consumatori; la segmentazione dell'offerta per posizionare al meglio il prodotto nel canale commerciale di riferimento; l'innovazione varietale, elemento chiave per offrire al consumatore un prodotto di qualità; il biologico, come scelta strategica; lo sviluppo dell'export, in particolare verso i nuovi mercati asiatici e i paesi del Golfo Persico; i servizi logistici forniti da Fruit Services Coop.

Per quanto riguarda l'ortofrutta, i termini dell'accordo prevedono l'adesione di Terremerse a Mediterraneo Group, braccio commerciale del Gruppo cesenate, per la realizzazione di sinergie commerciali sull'export e sui prodotti a marchio; acquisti centralizzati dei materiali di confezionamento e dei servizi connessi e l'adozione di un modello comune di gestione dei magazzini, uniformando i sistemi informatici e il controllo dei costi.

In particolare, per il kiwi e i prodotti bio le modalità di conferimento e campionatura, i tempi di acconto e le liquidazioni saranno gli stessi; per tutte le altre produzioni, le procedure gestionali verranno gradualmente armonizzate anche se ogni cooperativa manterrà il rapporto con i propri soci.

I soci di Terremerse, poi, avranno accesso alle novità vegetali, a diffusione regolamentata, che vedono Apofruit come partner distributore. D'altra parte, per i soci Apofruit dell'area faentina, sarà possibile conferire le proprie produzioni presso lo stabilimento di Terremerse di Faenza affidato a Fruit Services Coop.



Nell'ambito delle agroforniture, l'accordo prevede l'armonizzazione delle linee tecniche di difesa, la condivisione dell'impiantistica per frutticoltura e orticoltura al servizio delle aziende agricole associate e sinergie nell’area vivaistica. Importante anche la condivisione del know-how e dell’attività di ricerca e sviluppo e il pagamento delle agroforniture in conto conferimento.

Dopo aver ricordato come, nell'accordo, la cooperativa faentina intervenga come leader nel settore delle Orticole da industria (in particolare del pomodoro, con 950.000 quintali) e nella distribuzione di mezzi tecnici, Gilberto Minguzzi, amministratore delegato Terremerse, ha presentato la nuova cooperativa Fruit Services Coop, emanazione di Terremerse, che ha rilevato in locazione lo stabilimento di Faenza per svolgervi un'attività di logistica e lavorazione industriale dedicata a quell’imprenditoria agricola che intende gestire direttamente la collocazione sul mercato della propria ortofrutta.

A questa imprenditoria Fruit Services offrirà la possibilità di usufruire di personale qualificato, celle frigorifere e impianti di lavorazione efficienti con tariffe di servizio competitive.

"Anche Terremerse e Apofruit si avvarranno dei servizi di Fruit Services Coop per la lavorazione del kiwi, oltre che per la raccolta e l'organizzazione dei conferimenti. Abbiamo scelto la strada di aprirci a nuove forme di sperimentazione che possano portare vantaggio ai cooperatori di sempre e anche ai nuovi ingressi", ha spiegato Minguzzi.



Durante la prima parte dell'incontro, Marco Casalini, presidente di Terremerse, Mirko Zanotti e Ilenio Bastoni (vedi articolo correlato), rispettivamente presidente e direttore commerciale di Apofruit, hanno riassunto al pubblico presente in sala i numeri salienti delle rispettive cooperative.

Vale a dire, per Terremerse, un fatturato aziendale di 160 milioni di euro, 5.200 soci, e 180 collaboratori fissi. Guardando alle singole filiere, le agroforniture (quali macchine e attrezzature agricole, impiantistica, drenaggio e irrigazione, pianificazione aziendale, consulenza tecnica, ricerca & sviluppo, ecc.) contribuiscono per 63,6 milioni di euro mentre l'ortofrutta (conferimento, stoccaggio, lavorazione, commercializzazione) per 35 milioni.



Il Gruppo Apofruit nel 2013 ha lavorato 235.000 ton di ortofrutta (88% dalla cooperativa), con un valore alla produzione di 258,7 milioni di euro (83%)
Apofruit significa: 3.700 soci produttori, 170.419 tonnellate di ortofrutta ritirata, 12 stabilimenti e 6 centri di ritiro, 149 dipendenti fissi.

Canova srl, trading per il biologico che si internazionalizza per sfruttare tutte le opportunità di mercato, ha chiuso il 2013 con un fatturato pari a poco più di 58,27milioni di euro e, al 31 marzo di quest’anno, segnava già un +20% rispetto a dodici mesi prima.



Mediterraneo Group Spa consortile ha raggiunto nel 2013 un fatturato di 33 milioni di euro e dopo il primo trimestre 2014 segna già un +16%.

Chiudendo i lavori, Marco Casalini ha fatto due riflessioni. Innanzitutto Apofruit e Terremerse restano due entità distinte dal punto di vista societario, ma fortemente integrate per quanto riguarda i rapporti con il mercato e verso i produttori. E, non meno importante, finalmente due imprese sane e con i bilanci in ordine superano determinate dinamiche per dare più risultati al territorio e alle sue aziende agricole.