Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

"Cooperativa Agricola Bibione: "La nostra stagione dell'asparago copre tre mesi"

Produzione in crescita ma prezzo in calo per l'asparago veneto. "Inizialmente, a dire il vero i consumi erano piuttosto deprimenti, con prezzi inferiori del 20% circa rispetto all'anno scorso. Adesso siamo in piena produzione, quindi bisognerà attendere per valutare i risultati finali."

Questa la testimonianza a FreshPlaza di Giuseppe Basei, direttore della cooperativa Cooperativa Agricola Bibione (CAB) di San Michele al Tagliamento (VE). "Siamo a 1 euro in meno al chilogrammo rispetto all'anno scorso. Ad esempio, l'asparago calibro 16-22 mm, che va per la maggiore, oggi è intorno ai 5,5 euro al kg, mentre l'anno scorso si aggirava sui 6-7 euro (il prezzo medio più elevato in assoluto degli ultimi dieci anni, data la produzione quantitativamente molto bassa)."


La sede della Cooperativa, con annesso spaccio aziendale.

Costituita nel 1959 da 14 esuli istriani, CAB conta oggi 9 ettari coltivati ad asparago bianco, per una produzione complessiva annua di 60 tonnellate, e 2 ettari ad asparago verde, per una produzione complessiva di circa 15 tonnellate l'anno.
Con oltre 250 ettari e 64 soci, la cooperativa produce anche pomodori (20%), valerianella (10%), asparago (6-7%). Quest'ultima percentuale si registra anche per il cetriolo, la zucchina, la lattuga e il cavolo cappuccio. Marginale (2% del fatturato) la produzione di broccoli e cavolfiori, che copre solo un paio di mesi (ottobre e novembre).

Nonostante gli alti e bassi dovuti al particolare andamento climatico dell'autunno inverno 2014, l'asparago rimane la coltura di riferimento: "Non abbiamo incontrato problemi particolarmente pesanti in relazione al clima - sottolinea Basei - con temperature miti a inizio anno, che avevano accelerato lo sviluppo dei turioni, in seguito rallentato dall'improvviso ritorno del freddo."


Asparagi bianchi in campo.

"Per quanto riguarda la coltura forzata, poiché sfruttiamo il riscaldamento basale attraverso una caldaia a biomasse che brucia cippato, non ci sono state variazioni sensibili: la raccolta inizia di solito a fine febbraio; stavolta è iniziata solo qualche giorno prima. La vera differenza c'è stata sul pieno campo, con un forte anticipo della raccolta."

Per quest'anno, CAB prevede un 20% in più di produzione, con un meno 20% in media sul prezzo. Tra le singole varietà, vanno molto bene quelle di costituzione italiana (90%), Zeno, Marte, Eros. La produzione media è abbastanza buona, fa sapere Basei, perché si tratta di varietà selezionate appositamente per l'area, più 'rustiche', ma anche più tolleranti ai funghi. "La difesa dunque è molto blanda - spiega il direttore - al massimo un paio di trattamenti, che però vengono effettuati sulla vegetazione che poi viene asportata, mai direttamente sull'asparago in raccolta".

La stagione dell'asparago copre circa 3 mesi (marzo, aprile, maggio) con il bianco, mentre con il verde c'è un prolungamento di una quindicina di giorni. "Essendo le temperature attuali abbastanza buone - commenta Basei - la crescita è celere e l'asparago è migliore dal punto di vista organolettico. Il turione è meno fibroso e meno amaro, quindi il prodotto è qualitativamente interessante".



Sulla possibile concorrenza da parte di altri asparagi prodotti in Italia o all'estero, il direttore di Cooperativa Agricola Bibione commenta: "La commercializzazione dell'asparago è strettamente legata all'areale di origine. Ogni produzione ha un interesse ed una distribuzione esclusivamente locale, ciò a causa della estrema frammentazione dell'offerta e dell'affermazione di molteplici marchi territoriali, che corrispondono ciascuno a masse di prodotto relativamente esigue. Conseguentemente, non c'è una vera concorrenza tra le varie produzioni venete, né tutto sommato nei confronti del prodotto estero, che risulta scarsamente apprezzato dai mercati locali".

E poi precisa: "Le altalenanti quotazioni dipendono perciò dalle quantità prodotte dal territorio in un dato momento e dalla vicinanza o meno dei due periodi di massima domanda del prodotto, che corrispondono alle festività pasquali e al 25 aprile (S. Marco), data, quest'ultima, in cui sono organizzate tutte le feste paesane che hanno per oggetto l'asparago."

Quanto alle certificazioni, CAB ne aveva in passato una ("residuo zero"), ma adesso è stata abbandonata poiché la cooperativa è orientata verso nuovi standard, utili soprattutto per l'estero.

Confezionata dai soci, il 60-70% della produzione di asparagi (ma anche degli altri prodotti) si rivolge alla GDO, mentre il restante 30% viene distribuita localmente anche attraverso due spacci di vendita diretta.

Riconosciuto come prodotto tipico, l'asparago viene commercializzato con il marchio CAB, che identifica la zona di produzione; la cooperativa è una delle circa 100 aziende italiane a marchio Coop.



Contatti:
Cooperativa Agricola Bibione

Via Pineda Destra, 11
30020 Bibione (VE) - Italy
Tel.: (+39) 043143446
Fax: (+39) 043143142
Giuseppe Basei
Mob.: (+39) 335 8262636
Email: cabibione@libero.it