"Se per il comparto delle drupacee l'annata 2013 è risultata negativa un po' per tutti gli operatori, a causa delle alterazioni sulle raccolte provocate dal clima, il bollettino fitosanitario sull'actinidia traccia un presente e un futuro non meno preoccupanti, dato il drastico calo della produzione piemontese, solo parzialmente ammortizzato dalla buona tenuta del Lazio", così Mario Bussi, responsabile amministrativo della S.E.P.O, azienda piemontese con oltre mezzo secolo di storia nell'import/export di prodotti ortofrutticoli.La diversificazione di gamma è dunque la strategia con la quale l'azienda, che genera l'85% del fatturato all'estero, sta rafforzando le sue prospettive di mercato. "Sono le castagne a meritare il primo posto per l'ottima performance delle ultime annate - prosegue Bussi - in particolare quella del 2013, dove hanno realizzato un aumento del fatturato del 20%, arrivando a rappresentare ben il 25% del totale fatturato. All'altissima qualità della materia prima – che importiamo quasi totalmente da Spagna e Portogallo - si è aggiunto un contesto commerciale più che favorevole, grazie alla parcellizzazione tanto dell'offerta, quanto della concorrenza."
I prodotti commercializzati dall'azienda SEPO sono presenti in tutto il circuito del trade europeo, oltre che nei Paesi dell'Est, in Canada, negli Stati Uniti, in America Latina e in estremo Oriente. L'azienda segue direttamente tutto l’iter commerciale, dalle pratiche doganali, alla burocrazia, ai test qualitativi.Prosegue Bussi: "Una posizione di indiscusso rilievo nel nostro business è altresì quella ottenuta delle patate (sia da seme, sia da consumo, importate da Francia e Olanda) con le quali, grazie all'ottima rete commerciale costruita negli anni, siamo ben posizionati su un mercato altamente competitivo."
Degna di menzione è anche la filiera dei piccoli frutti, dove spicca il nuovo "diamante blu" dell'areale Saluzzese, cioè il mirtillo, come Bussi ribadisce: "A livello locale, il mirtillo, forse ancor più delle mele, sta soppiantando prepotentemente il kiwi, falcidiato dalla batteriosi. Pur essendo questa bacca commercialmente performante, già da quest'anno la sua abbondante produzione ha tuttavia rallentato e ostacolato la collocazione del prodotto, soprattutto per via degli alti prezzi di acquisto del mirtillo cuneese, compromettendo il margine di rivendita."
L'ambizione per il 2014 è quella di potenziare gli sbocchi internazionali per i prodotti di nicchia dell'azienda, mantenendo comunque un occhio di riguardo verso la regina della tradizione locale, cioè la Mela Rossa Cuneo IGP, prodotto che annovera SEPO tra i magazzini certificati per la commercializzazione. "Il riconoscimento comunitario dell'indicazione geografica protetta è già di per sé una buona notizia in un mercato saturo. Anche i grandi talenti, tuttavia, se non coltivati a dovere, possono rimanere inespressi. Un primo obiettivo raggiungibile dovrebbe essere quello di incoraggiare l'aggregazione del comparto produttivo, non tanto per stipulare accordi interni, quanto per presentarsi più forti sul mercato."
SEPO vi aspetta a Fruit Logistica, Hall 2.2 - Stand B-02 (area "MADE IN PIEMONTE"): sono presenti i titolari Franco e Alessandro Moine.
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