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"F.lli Lo Giudice (Gela - CL): "Abbiamo puntato su un modulo fuori suolo per coltivare uva da tavola"

"La coltivazione fuori suolo dell'uva da tavola ci permette di entrare in produzione molto più velocemente rispetto ai tempi della coltura convenzionale. Trattandosi di una nuova esperienza, siamo abbastanza prudenti, ma crediamo nelle potenzialità di questo tipo di coltivazione." Lo riferisce a FreshPlaza la società F.lli Lo Giudice di Gela, in provincia di Caltanissetta, che dispone di due moduli di coltivazione in fuori suolo, con substrato in perlite e fibra di cocco: uno per i pomodori (con due stagioni consecutive) e l'altro per l'uva da tavola.

"Per quanto riguarda l'uva, si tratta di una modalità con la quale ci siamo cimentati quest'anno per le varietà Victoria, Black Magic e uva apirene (senza semi) - racconta entusiasta AntonioLo Giudice (foto a lato), titolare dell'azienda insieme alla sorella Maria - E' un metodo di coltivazione poco o per niente diffuso e sul quale stiamo puntando, grazie all'assistenza tecnica e scientifica rispettivamente del dott. Carlo Gambino e del prof. Rosario Di Lorenzo dell'Università degli studi di Palermo." Il progetto è interamente finanziato dall'azienda F.lli Lo Giudice.

"Al momento le varietà Victoria e Black Magic sono più conosciute sui mercati, ma siamo convinti che in futuro anche l'apirene acquisirà più spazio, soprattutto in Nord Europa."




"Produciamo inoltre uva da tavola Italia sotto tendoni classici, coprendo le viti per anticipare la campagna, piuttosto che per ritardarla, riuscendo quindi a produrre già da inizio agosto un'uva di ottima qualità, estremamente dolce. Ovviamente utilizziamo tutte le tecniche di coltivazione idonee per il conseguimento di una qualità ottimale."

Tutta la produzione viene commercializzata dall'azienda stessa. "Cerchiamo perciò di diversificarci anche nel periodo di produzione, restando sul mercato per più tempo con il numero maggiore di articoli possibile. C'è da dire inoltre che il mercato dell'uva precoce è quello più remunerativo."

La campagna dell'uva da tavola coltivata in fuori suolo è iniziata nel mese di marzo con qualche pianta che è entrata in produzione a luglio, partendo in ritardo e sfalsando quelli che sono i tempi canonici per un ciclo normale.

"Contemporaneamente, sempre a marzo, abbiamo messo a dimora delle piante che si stanno legnificando adesso per la prima campagna effettiva che partirà a dicembre. Perciò sarà il primo anno di commercializzazione con questo tipo di coltivazione. A maggio 2014 potremmo tirare le prime somme."



Per quanto riguarda l'uva da tavola coltivata in maniera convenzionale, nello specifico la varietà Italia, la raccolta era possibile già prima del 15 agosto; tuttavia, in base alle tendenze di mercato (vedi notizia su FreshPlaza del 4/09/2013 e anche notizia del 23/09/2013), la F.lli Lo Giudice ha temporeggiato, visto il periodo di stasi nei commerci e di fermo totale anche nella raccolta. "Siamo rimasti in ritardo di almeno un mese e mezzo rispetto a quella che solitamente è la nostra normale epoca di produzione; questo ha comportato ovviamente maggiori spese nella gestione, perché abbiamo nuovamente ricoperto il vigneto per ripararlo dalle avversità climatiche."

Antonio sottolinea e spiega il perché, secondo lui, quest'annata sia cominciata male anche a livello di prezzi: "Tutto si deve ad un ritardo temporale della varietà Victoria che, allungando il suo periodo di produzione di almeno un mese, è arrivata sul mercato con un'ottima qualità. Ci siamo perciò trovati ingolfati tra la Victoria, che era nel pieno della produzione, offerta a prezzi molto bassi, e l'uva Italia, le cui quotazioni, in fin dei conti, potrebbero non garantire neanche il recupero dei costi di produzione. L'altalenare dei prezzi si ripercuote sul produttore e anche sul consumatore"




Antonio conclude: "Un imprenditore agricolo si sobbarca quelle che possono essere tutte le avversità climatiche, i problemi di produzione e gli errori di coltivazione, perché rientrano nei rischi del mestiere. La sfida principale però è in ambito commerciale: si deve garantire al produttore una soglia minima sotto cui non scendere e si dovrebbero evitare tutti i passaggi non essenziali che ancora esistono tra il produttore e il consumatore."

Contatti:
Antonio Lo Giudice
Società agricola semplice F.lli Lo Giudice

Gela (CL)
Tel./Fax: (+39) 0933 909401
Cell.: (+39) 345 3570552 / 337 955105
Email: societalogiudice@virgilio.it