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"Peviani: "Un mercato dell'uva sempre piu' complicato, la pianificazione diventa necessaria"

"Le condizioni climatiche sono state abbastanza favorevoli alla produzione di uva da tavola, quest'anno. La varietà Victoria, principale uva bianca precoce con seme, ha ottenuto successo, con buone rese per ettaro e ottimi i prezzi riconosciuti al produttore." Questo il commento sull'attuale campagna commerciale 2013 dell'uva da tavola che FreshPlaza ha raccolto da Gino Peviani, (in foto) primario operatore italiano del settore.

Peviani prosegue: "I risultati più soddisfacenti sono stati ottenuti sulle produzioni ben curate e protette sotto telo, contrariamente a quelle sotto rete, che sono nate male e quindi non sono state prese in considerazione. Per quanto concerne la principale varietà nazionale con seme, l'uva Italia, le quantità risultano buone ma la qualità appare, almeno fino ad ora, tanto che possiamo certo dire che solo una percentuale minoritaria delle produzioni si è rivelata eccellente."

"Per quanto riguarda la tipologia senza seme, il ritardato ingresso sul mercato della Spagna - ostacolato sia dalla presenza di masse importanti di provenienza nordafricana stoccate in Europa, sia dal ritardo di maturazione - ha ridotto lo spazio riservato alla produzione italiana, che si è trovata a sovrapporsi all'offerta spagnola e a quella, anticipata, delle produzioni greche."

"Ciò ha determinato - riferisce Gino Peviani - una drammatica caduta della domanda, che ha creato non poche difficoltà. La situazione è stata superata grazie al sostegno di un clima fantastico, che ha accompagnato le produzioni per tutto il periodo dalla metà di luglio alla metà di settembre."

Secondo l'esportatore, alcune destinazioni delle uve seedless (senza seme) italiane sono state fortemente ridimensionate, in particolare la Gran Bretagna: "Tuttavia abbiamo trovato validi sbocchi alternativi, e soprattutto cerchiamo di gestire quantitativi adeguati al potenziale di vendita."

Grecia, Spagna, e mercato britannico
La Grecia è protagonista da fine agosto alla metà di ottobre, con estensioni importanti di uva Thompson viene coltivata da decenni con maestria. "I greci sanno ben vendere la qualità top, ma sanno anche svendere la qualità mediocre; del resto, facciamo le stesse cose anche noi."

"Da sempre, l'uva Thompson è la varietà preferita in Gran Bretagna, a scapito della più diffusa Sugraone di produzione italiana, che per altro anticipa di quasi un mese la Thompson greca, quindi di solito è quasi terminata quando la Grecia entra sul mercato."

Il mercato britannico, secondo Peviani, è diventato molto difficile da gestire: "Basta il mancato raggiungimento, anche se marginale, di determinati parametri qualitativi, per far cadere le programmazioni pattuite. Inoltre, i prezzi riconosciuti su quel mercato non ripagano gli sforzi profusi per raggiungere gli alti standard richiesti. Già negli accordi di pre-campagna, pertanto, avevamo notevolmente ridimensionato le loro richieste. E' anche vero che, quando manca il prodotto, gli inglesi pagano i prezzi più alti sul mercato, ma non è questa la filosofia che perseguiamo; quello che ci interessa è la partnership."

"Direi che la spinta della Spagna abbia particolarmente influenzato la stagione in corso, perché gli spagnoli hanno compensato la mancanza di zuccheri del loro prodotto con prezzi estremamente bassi e dunque assai appetibili."

Una possibile strategia per l'uva da tavola italiana
"Ormai è assodato, l'Italia deve concentrare le produzioni nella finestra temporale che va da settembre a novembre, togliendo l'accento sul mese di agosto, che è invece fortemente insidiato da competitors con costi più bassi e precocità rispetto a noi", osserva Peviani.

Secondo il manager, appaiono interessanti le prestazioni delle uve colorate, nere e rosse che, se pianificate nelle giuste quantità, possono completare una corretta gamma e risultare appetibili per la clientela estera e nazionale.

"E' importante trovare varietà alternative da produrre nel nostro paese - aggiunge Peviani - ma fino ad ora non ci sono certezze varietali, pertanto bisogna insistere con la ricerca e con la sperimentazione. Noi siamo molto attivi su questo fronte, perché riteniamo strategico il settore. Certo, bisogna valutare con attenzione e responsabilità. Prima di lusingare i produttori a piantare questa o quella varietà, bisogna essere certi e fare le cose con misura."

"Per quanto riguarda l'uva con semi, è indispensabile che i produttori italiani lavorino meglio, recuperando le caratteristiche originali delle varietà. Esistono aziende molto competenti e scrupolose che sanno fare bene, ma la massa del prodotto è mal condotta, non ben selezionata, con il grave rischio di vedere distrutto un patrimonio pluridecennale che ha sostenuto economie importanti nelle regioni coinvolte dalla coltivazione. E' necessario che in Italia si produca qualità e gusto. Italia, Victoria, Red Globe, Pizzutella ed altre specialità possono ancora rappresentare prodotti vincenti, utili a fare reddito per il produttore e strategiche per il nostro export."

Un bilancio positivo
"Nonostante tutte le difficoltà, siamo soddisfatti fino ad ora di come siamo riusciti a reagire, non abbiamo stress da gestire, siamo in perfetta tabella di marcia con quanto pianificato e arriveremo fino alla fine di ottobre con uve seedless bianche e colorate."

"La vera nota positiva è rappresentata dal mercato nazionale italiano, dove il prodotto senza semi si è ormai affermato, specialmente al Nord, e dove la domanda aumenta e si riescono a movimentare buoni volumi."

"Per quanto riguarda infine l'uva con semi, la nostra azienda sta continuando a collocarla in Svizzera ed Europa, con qualche esplorazione oltremare. Non prendiamo in considerazione i mercati che vogliono prodotto mediocre a basso prezzo, perché non potremmo coprire i costi dei produttori e nemmeno i nostri", conclude Gino Peviani.

Contatti:
Peviani

Via Lombardia, 7/9
27010 Siziano (PV) - Italy
Tel.: +39 (0)382 6785259
Fax: +39 (0)2 57760379
Web: www.peviani.it