Le schede IBMA - Aphidius colemani: il parassitoide di afidi
Gli adulti sono piccole vespe di circa 2-3 millimetri dal corpo nero e con antenne lunghe quasi quanto l'intero corpo. Le femmine si muovono alla ricerca degli afidi e, quando individuano una vittima, piegano l'addome in avanti utilizzando l'ovipositore per inserire con un movimento rapidissimo un uovo dentro il corpo dell'afide, il quale non viene ucciso ma continua a vivere, semmai aumentando la propria attività trofica.
Al suo interno, però, inizia a sviluppare la larva dell'Aphidius che, in pochi giorni, divora totalmente il corpo del suo afide sino ad impuparsi al suo interno. Il corpo dell'afide dapprima si rigonfia, quindi assume un aspetto cartaceo di colore bruno, la cosiddetta mummia (nella foto sotto). Una decina di giorni dopo la deposizione, dal corpo dell'afide un nuovo Aphidius adulto fuoriesce praticando un foro regolare nella parte posteriore del corpo.
Come tutti i parassitoidi, Aphidius colemani è caratterizzato da una elevata capacità di ricerca che ne fa uno strumento ideale per lanci preventivi. La pericolosità degli afidi su colture sensibili suggerisce infatti un'applicazione tempestiva con introduzioni anche a dosi piccole, purché precoci e ripetute per più settimane di fila, così da instaurare un equilibrio parassitoide/ospite a bassa densità e prima che l'afide diventi dannoso.
La dose totale di introduzione, a seconda dei casi, può andare dai 2 ai 6 e oltre individui per metro quadro di coltivazione.
Aphidius colemani è distribuito sotto forma di afidi parassitizzati in pratiche confezioni di vendita nelle quali è possibile che alcuni adulti siano già presenti al momento del lancio. E' sufficiente liberare gli eventuali adulti nella coltivazione e quindi distribuire le mummie sulle foglie o, anche, utilizzando piccoli contenitori sparsi tra le piante.
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