Dieci giorni fa, in Belgio, la fresca e graziosa Debby Vaes, Miss Limburgo, ha dato avvio, con le proprie mani, alla raccolta di Kanzi, la regina delle mele della regione. Renaat Kuipers, il direttore generale della compagnia Veiling Haspengouw, responsabile per la commercializzazione delle mele Kanzi in Belgio, ha dichiarato che, proprio come la reginetta di bellezza, anche Kanzi meriterebbe di essere incoronata per la bontà che sprigiona sin dal primo morso.
Del resto, il nome stesso scelto per battezzare questa varietà - Kanzi - significa "tesoro nascosto" in lingua Swahili. La mela Kanzi, prodotta mediante un incrocio tra le cultivars Braeburn e Gala, è una varietà club, di esclusiva della Greenstar Kanzi Europe (GKE) ed è adatta per il grande pubblico, alla ricerca di frutta saporita e di qualità. Uno dei pregi della mela Kanzi è quello di mantenere costante, per tutta la stagione produttiva, il proprio aspetto e il proprio profilo gustativo.
Al momento sono presenti in Europa 2,6 milioni di alberi di mele Kanzi, cui vengono aggiunte altre 800.000 piante ogni anno. I frutteti sono coltivati da 740 produttori dislocati in vari paesi e il volume di mele prodotte quest'anno arriva a 13,5 milioni di kg. Circa la metà delle Kanzi in commercio viene raccolta in Olanda, un quarto in Belgio e il rimanente 25% tra Germania, Inghilterra e Italia.
Le attese sono per un incremento di questa produzione nei prossimi anni. Primi impianti sono stati realizzati anche in paesi extra-europei come Sudafrica, Nuova Zelanda, Cile e Stati Uniti, con l'obiettivo di fornire mele Kanzi per dodici mesi l'anno, alternando la produzione dell'emisfero settentrionale con quella dell'emisfero meridionale.