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Con un commento sul difficile rapporto tra produttori e GDO

Ferrara Frutta: il punto sulla stagione commerciale della frutta estiva e le previsioni per quella delle pere

Ferrara Frutta è una Cooperativa ortofrutticola con sede a Monestirolo, in provincia di Ferrara, che associa oltre 1300 aziende agricole.

L'area produttiva in cui vengono realizzate le produzioni è la provincia di Ferrara, in particolare nella Pianura Padana e nel territorio alle Porte del Parco Naturale del Delta del fiume Po, tutti areali vocati per la produzione di ortofrutta, in particolare per la pera.

Le lavorazioni ed il confezionamento dei prodotti avvengono con l’ausilio delle più moderne e sofisticate attrezzature elettroniche esistenti per la calibratura, selezione e confezionamento dei frutti che permettono l’ottenimento di un lavoro di alta qualità così come la realizzazione di svariati tipi di confezionamento.



Il punto sulla stagione commerciale della frutta estiva
FreshPlaza ha intervistato il responsabile commerciale di Ferrara Frutta, Danilo Pirani, per un suo commento sull'andamento della stagione della frutta estiva. "La nostra principale vocazione produttiva è quella relativa alle pomacee - pere e mele - mentre i quantitativi trattati di pesche e nettarine sono piuttosto limitati, circa 4.000 tonnellate su un volume complessivo di 60.000 ton di frutta, prodotta su 1.800 ettari".

"Molto positiva è stata fin qui la campagna delle albicocche e dei meloni. Le prime hanno ottenuto ottime quotazioni, anche a causa di un calo produttivo intorno al 40%, mentre sui meloni abbiamo registrato prezzi molto buoni fino ad una settimana fa, ma poi le quotazioni hanno iniziato a flettere, per via di una maggiore offerta di prodotto sul mercato. Poco soddisfacenti sono risultate invece la campagna della fragola e quella degli asparagi".



Per quanto riguarda pesche e nettarine, Ferrara Frutta ha avviato la sua campagna di commercializzazione per il prodotto locale una decina di giorni fa. Come spiega Danilo Pirani: "Circa il 60% di questa produzione è destinata al mercato estero, mentre il resto viene venduto in Italia. I volumi disponibili sono nettamente inferiori rispetto al 2007, con un calo tra il 40 e il 50%, in buona parte dovuto a condizioni climatiche sfavorevoli e solo per un 5-10% attribuibile ad una diminuzione delle superfici coltivate".

Previsioni per la campagna pere
Ferrara Frutta coltiva diverse varietà di pera su una superficie di 1.300 ettari. "Durante il tradizionale incontro tecnico che si svolge proprio in questo periodo dell'anno - spiega Pirani - sono emerse le previsioni per la campagna pere 2008 presso la nostra cooperativa. Le stime parlano di un calo produttivo intorno al 20% rispetto al 2007, annata che era già stata inferiore in confronto all'anno prima".

Come sottolinea Pirani: "La causa principale di questa contrazione dei volumi è stata causata quasi esclusivamente dal clima freddo e caratterizzato da forti sbalzi termici proprio nella fase della fioritura, che è risultata quest'anno più lunga del normale. Certamente ci sono varietà di pera più delicate e sensibili ai fenomeni climatici sfavorevoli e altre più resistenti, però al momento stiamo notando un accentuato fenomeno di "cascola" - caduta spontanea dal ramo - dei frutticini di pera ancora in fase di sviluppo".

Il difficile rapporto con la GDO
L'intervista di FreshPlaza a Danilo Pirani è stata anche l'occasione per mettere in evidenza le problematiche di fondo che sottendono al rapporto tra le realtà produttive italiane e il mondo della grande distribuzione organizzata (GDO). Dalle parole di Pirani è emersa infatti la sostanziale impossibilità, da parte anche di grandi organizzazioni di produttori, di avere voce in capitolo sulla effettiva formazione del prezzo al consumo.

"La dimensione stessa dei gruppi della GDO e la loro forza sul mercato è un fattore di forte squilibrio nel rapporto tra offerta e domanda di frutta e verdura. I produttori semplicemente non possono prescindere dal canale della grande distribuzione, cosa che li costringe ad accettare condizioni spesso vantaggiose solo per la GDO stessa e scarsamente remunerative per il mondo produttivo".

"Il più grande rammarico, con il senno di poi, - sottolinea Pirani - è quello di non aver destinato anche solo una parte delle tante risorse che nel corso dei decenni sono state elargite al settore agricolo per acquisire pacchetti di controllo azionario all'interno delle catene di distribuzione, in un'epoca nella quale le loro dimensioni erano meno colossali di quelle odierne. Se così fosse stato, oggi forse avremmo un potere contrattuale ben diverso".

Tra le possibili soluzioni indicate da Danilo Pirani ce n'è una che - come lui stesso afferma - "non può però prescindere da una volontà politica. Potrebbe infatti essere ipotizzabile un obbligo di legge per indurre le catene della GDO a cedere la gestione dei reparti frutta e verdura alle grandi OP italiane. Sicuramente, anche se con tutta la complessità del caso, questo potrebbe essere un passo avanti per riequilibrare il rapporto di forza tra i due principali attori della filiera ortofrutticola: i produttori da una parte e i distributori dall'altra".

Contatti:
Ferrara Frutta Soc. Coop.
Via Argenta, 32/a
44100 Monestirolo (Fe)
Tel.: +39 0532 421256
Fax: +39 0532 417098
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