WTO: Fedagri, buono l’esordio del ministro Zaia sul piano internazionale
Il documento inserisce infatti tra i prodotti tropicali anche arance, limoni, riso, mandarini, fiori recisi, patate, cipolle, peperoni, cocomeri e meloni "tutti prodotti - spiega Zaia - che sono propri delle nostre zone temperate".
"E’ pienamente condivisibile la decisione del ministro in merito alla proposta del presidente del Comitato Agricoltura Falconer, di inserire prodotti mediterranei nell’elenco dei prodotti tropicali a cui accordare riduzioni daziarie", ha commentato il presidente di Fedagri-Confcooperative, Paolo Bruni.
"La posizione di Zaia, in sintonia del resto con la volontà della Commissaria Europea all’Agricoltura, Fischer Boel, va sostenuta con forza - ha aggiunto Bruni - Ci auguriamo che questa presa di posizione sia tenuta nella giusta considerazione e che segni l’indirizzo della politica agricola italiana nei rapporti internazionali".
"L’agricoltura italiana non chiede protezioni tariffarie particolari - ha proseguito Bruni - ma neppure può essere messa in ginocchio da politiche o accordi che portano nel nostro tessuto produttivo e commerciale prodotti a costi che mettono in difficoltà la nostra capacità competitiva".
"Inoltre, nell’ambito degli accordi internazionali – ha concluso il presidente di Fedagri – vi è da completare l’iter per la rimozione delle barriere fitosanitarie SPS che spesso impediscono ai nostri prodotti ortofrutticoli come kiwi, pere, mele e uva da tavola di raggiungere nuovi mercati".
Intanto, proprio questa mattina, Paolo Bruni ha incontrato il Ministro Luca Zaia per affrontare il tema degli sviluppi futuri della Politica agricola comunitaria (PAC) e del percorso in atto sui testi giuridici dell'Health Check (Stato di salute della PAC) con riferimento al prossimo Consiglio dei Ministri UE che si terrà in Slovenia.
Bruni ha presentato al Ministro Zaia il Coordinamento delle organizzazioni cooperative agricole, strumento con il quale la cooperazione italiana da anni si presenta in modo unitario e coeso nei confronti delle istituzioni ed è stato cantierato un prossimo incontro con i presidenti di tutte le quattro organizzazioni che ne fanno parte (Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, AgritalAGCI ed Ascat Unci).