Termoterapia: la nuova frontiera nei trattamenti post-raccolta degli agrumi
Tra queste nuove tecnologie, la termoterapia - costituita da trattamenti post-raccolta mediante vapore, aria o acqua calda - risulta essere tra le più efficaci e promettenti, in quanto permette una totale assenza di residui da pesticidi. In particolare, i trattamenti con acqua calda (immersione, aspersione e ‘drenching’ per 0.5-3 min a 46-60°C) e condizionamento (trattamento dei frutti con aria calda per 24-72 h a 36-40°C) sono stati sperimentati in diversi Paesi, con risultati generalmente soddisfacenti nel controllo dei marciumi, nel contenimento dei danni da freddo (nelle cultivar sensibili a questa fisiopatia), e nel rallentare alcuni processi associati alla maturazione e senescenza, in diverse specie di frutti climaterici. I trattamenti con vapore a 44-46°C in ambiente saturo di umidità o i trattamenti di quarantena a regime di freddo in genere vengono effettuati per la disinfestazione dei frutti contro la mosca mediterranea o altri insetti.
Per quanto riguarda le applicazioni pratiche, la maggiore difficoltà deriva dal fatto che la soglia di tolleranza termica del frutto è strettamente dipendente dallo stato fisiologico dello stesso al momento della raccolta e le condizioni ottimali per il trattamento sono spesso molto vicine alla soglia di fitotossicità.
Numerose ricerche condotte dall’CNR-ISPA hanno consentito di:
- potenziare l’efficacia dei trattamenti postraccolta nel controllo delle alterazioni microbiologiche;
- ridurre le dosi di impiego dei fungicidi convenzionali mediante trattamenti combinati con la termoterapia;
- determinare l’ammontare di residuo, l’efficienza di assorbimento, la persistenza dei principi attivi in relazione alla temperatura, durata del trattamento, tipo di formulato, età fisiologica del frutto e condizioni di conservazione;
- saggiare l’efficacia di sostanze naturali o nuovi formulati eco-compatibili a largo spettro di azione nel controllo delle alterazioni post-raccolta degli ortofrutticoli;
- verificare i possibili vantaggi derivanti dall’impiego di complessi di inclusione con ß-ciclodestrine rispetto alle formulazioni convenzionali;
- contribuire alla comprensione dei meccanismi di azione della termoterapia nella induzione di resistenza dei frutti contro i patogeni;
- studiare l’impatto dei trattamenti di quarantena a regime di freddo o di disinfestazione con calore su diverse cultivar di agrumi, e trovare soluzioni per ridurre i danni da freddo su arance sanguigne durante il post-quarantena.
Il raggiungimento dei suddetti risultati è stato possibile grazie anche alla collaborazione con varie istituzioni italiane (Istituti CNR e Università) e straniere (USA, Spagna e Israele) e hanno interessato diverse specie da frutto come gli agrumi, fichidindia, pomacee e drupacee.
Le ricerche più recenti riguardano lo studio dell’impatto della termoterapia sulle caratteristiche estetiche, organolettiche, nutrizionali e sulle proprietà funzionali (contenuto di antiossidanti, presenza di composti bioattivi, etc) la cui importanza è dovuta agli effetti benefici che possono esercitare sul nostro organismo.
Per maggiori informazioni:
Dott. Mario Schirra
C.N.R. Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari - Sassari
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