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Grandine e trombe d'aria tra Modena e Bologna

Trombe d'aria e forti grandinate si sono abbattute attorno alle 16 di venerdì 3 maggio 2013 in Emilia, tra Bologna e Modena. Particolarmente colpiti, nel Bolognese, i comuni di Bentivoglio, San Giorgio, San Pietro in Casale e Argelato e, nel Modenese, Mirandola e Castelfranco Emilia, dove chicchi grandi come noci sembra abbiano già causato ingenti danni alle coltivazioni.


(Foto: Forum.ilmeteo.it)

La perturbazione ha portato con sé anche una violenta tromba d’aria che si è abbattuta al confine tra le due provincie, nella zona di Castelfranco Emilia, interessando anche la frazione di Sant’Agata Bolognese, prima di spostarsi nella parte nord della provincia di Bologna, tra Argelato e San Pietro in Casale.


(Foto: ANSA)

Secondo quanto segnalato dalla Coldiretti, sono state danneggiate le coltivazioni frutticole come vite, peri e meli, e anche meloni e cocomeri. I danni maggiori sarebbero stati riscontrati sulle pere, il frutto in più avanzato stato di maturazione.

Coldiretti ha confermato che le lesioni riportate sui frutti e le verdure difficilmente saranno riassorbite, anzi dovrebbero aumentare con la crescita degli stessi frutti, andando ad inficiare la qualità del prodotto.

Sulla valutazione dei danni, Coldiretti dichiara: "Solo nelle prossime ore sarà possibile una prima valutazione dei danni che si sommeranno alle difficoltà e ai ritardi - almeno 50 giorni in media - delle operazioni colturali dovuti all’intenso periodo di piogge che quest'anno ha caratterizzato la provincia."

Confagricoltura segnala i danni, oltre ad abitazioni e veicoli, a stalle, serre e capannoni e la caduta di alberi e tralicci delle linee elettriche. La grandinata ha anche distrutto i raccolti in campo.

"E' stata colpita nuovamente – commenta il presidente di Confagricoltura Mario Guidi - la zona del terremoto del maggio scorso, con danni che si sommano ai precedenti, con ripercussioni su un settore e un indotto già fortemente provati."

"Il governo – sollecita Guidi - intervenga con decisione e tempestività, con misure adeguate che tengano conto della situazione drammatica in cui già si trovava la popolazione. Si affrontino il tema della ripresa e dello sviluppo, la questione economica e fiscale che sono sempre più pressanti per gli agricoltori di aree già messe a dura prova. Alle quali va, da parte nostra, la massima solidarietà e il massimo sostegno possibile."

Da parte sua, l'assessore all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna Tiberio Rabboni ha annunciato un incontro urgente, agli inizi di questa settimana, per attivare le procedure necessarie alla dichiarazione di "evento calamitoso".

"I danni all'agricoltura causati dalla tromba d'aria e dalla grandine dello scorso pomeriggio (3 maggio, ndr) sono notevoli e si aggiungono purtroppo a quelli della siccità del 2012, del terremoto e della prolungata piovosità degli ultimi mesi – sottolinea l’assessore – All'inizio della settimana incontreremo le Province e le associazioni agricole dei comuni danneggiati per attivare le procedure necessarie alla dichiarazione di evento calamitoso da parte del ministero dell'Agricoltura, provvedimento che consentirà di far intervenire il Fondo di Solidarietà nazionale per l'indennizzo dei danni materiali e l'esenzione dai pagamenti fiscali, previdenziali e contributivi alle aziende agricole danneggiate."

A completare il forte disagio provocato dal maltempo, alle 7 e 11 minuti di sabato 4 maggio, si è anche registrato un terremoto di magnitudo (Ml) 3.8, localizzato dalla Rete sismica nazionale dell’INGV nel distretto sismico Pianura Padana emiliana, tra le province di Ferrara e Rovigo.

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