"Coldiretti boccia l'accordo interprofessionale sulle pesche e nettarine: "Danneggia le aziende"
La proposta che ne è scaturita era la seguente:
Proposta di accordo interprofessionale sulle pesche e nettarine
ARTICOLO I
Il presente accordo interprofessionale ha l'obiettivo di migliorare la qualità delle pesche e delle nettarine in tutta la campagna di commercializzazione.
ARTICOLO II
Le pesche e le nettarine di calibro "D" prodotte in Italia non potranno essere immesse sul mercato a partire dal 1 giugno.
ARTICOLO III
Le pesche e le nettarine di Categoria “II” prodotte in Italia potranno essere immesse sul mercato del fresco solo se di pezzatura medio grossa, ad iniziare dal calibro “A” compreso.
ARTICOLO IV
Il presente accordo non si applica alle pesche e nettarine biologiche e al prodotto destinato all'industria di trasformazione.
ARTICOLO V
Il controllo del rispetto del presente accordo sul territorio italiano sarà effettuato da AGECONTROL SpA, nei termini del Protocollo d’Intesa sottoscritto con ORTOFRUTTA ITALIA.
ARTICOLO VI
Il presente accordo è valido per tre anni a partire dalla data di deliberazione. Se le condizioni di mercato lo richiederanno ORTOFRUTTA ITALIA si incarica di presentare rapidamente emendamenti o sospensive all'applicazione del presente accordo.
Coldiretti, pur ritenendo ineccepibile la proposta dal punto di vista tecnico, ha votato contro, ritenendo che un simile accordo rappresenterebbe un danno per i produttori italiani, stando che la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) avrebbe libertà di poter fare quello che crede con il prodotto di importazione. La preoccupazione di Coldiretti è quella che le categorie inferiori di prodotto (calibro D e II categoria), sulle quali l'accordo pone dei vincoli per i produttori italiani, possano essere invece derogate per la merce d'importazione.
Il voto contrario di Coldiretti e di altre sigle non ha dunque consentito il raggiungimento dell'unanimità necessaria per la ratifica dell'accordo.