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Maurizio Aita (Gruppo Despar): siamo il miglior alleato del fornitore ortofrutticolo, se anche lui si organizza per lavorare con noi

In un contesto nel quale emergono più frequentemente le recriminazioni nel rapporto fornitore-distributore che non le sinergie attuali e potenziali, FreshPlaza ha raccolto la testimonianza di Maurizio Aita, responsabile acquisti ortofrutta per il Gruppo Despar in Calabria, Basilicata e Campania.

"Io personalmente - esordisce Maurizio - vengo dal mondo della produzione ortofrutticola, possedendo un'azienda di famiglia, con 50 ettari di agrumeti. Pertanto sono il primo ad aver sperimentato la differenza che passa tra il vendere ai mercati generali e il rifornire la grande distribuzione. Se oggi il produttore aspira ad un reddito costante e di sicuro incasso, l'unica strada è la seconda. Qualche centesimo di più o di meno non può certo fare la differenza, rispetto alla solidità di un rapporto commerciale!".

Diventare fornitori della GDO-Grande distribuzione organizzata è un'assicurazione contro le incertezze del momento congiunturale: Maurizio Aita sottolinea infatti un aspetto non secondario: "Una volta che la merce sia giunta presso la piattaforma della GDO e sia stata reputata conforme ai requisiti, il pagamento è assicurato e non dipende dalla commercializzazione o meno del prodotto. Non si parla, insomma, di merce in conto vendita!"

Per i produttori ortofrutticoli, anche l'alternativa delle forniture al canale Ho.Re.Ca (hotel, catering e ristorazione) si presenta meno ampia rispetto ad un tempo, in quanto pure la ristorazione tende ad approvvigionarsi presso la grande distribuzione, magari ripetendo gli acquisti freschi più volte a settimana, invece che immagazzinando scorte di prodotto.


Movimentazione merci presso la piattaforma della Despar.

"Quello che i fornitori devono comprendere - osserva Maurizio - è che il supermercato lavora tutti i giorni, anche la domenica, per 12 mesi l'anno. Non ci sono pause né interruzioni nell'offerta al cliente finale, si tratta di un flusso continuo. Inserirsi in questo flusso, significa dunque stare sul mercato ogni giorno".


Movimentazione merci presso la piattaforma della Despar.

Secondo il responsabile acquisti Despar, perché il rapporto fornitore-distributore sia costruttivo e remunerativo per entrambe le parti, occorrono alcuni prerequisiti: "Senz'altro è necessario che l'azienda produttrice sia dotata delle certificazioni relative agli standard per la commercializzazione. Ma, oltre a ciò, tutto il resto dipende dalla professionalizzazione degli operatori. Collaborare con il buyer, concordando dei programmi di fornitura significa essere anche capaci, nel prosieguo del rapporto, di mantenere fede a quei programmi. Se invece si risponde ad ogni 'canto delle sirene' e si pensa di poter rifornire tutti, si finisce con il non rifornire bene nessuno!".


Area di stoccaggio merci presso la piattaforma Despar.

La puntualità nelle consegne, la capacità di dare servizio e qualità al distributore, la chiarezza nel rapporto, la disponibilità, sono altri dei requisiti che Maurizio Aita cerca nei suoi fornitori: "Gradirei percepire nei produttori anche una certa capacità d'innovazione e un atteggiamento propositivo finalizzato ad iniziative che stimolino l'acquisto di frutta e verdura da parte dei consumatori. Spesso invece ci troviamo noi a suggerire loro attività e promozioni".

Per quanto riguarda i piccoli produttori, Maurizio ha un solo consiglio: "Consorziatevi! Non potete pensare di lavorare con la GDO senza fare squadra! E che il Consorzio pensi realmente alla tutela del prodotto e degli agricoltori, non al proprio tornaconto! Noi di Despar, ad esempio, tuteliamo i piccoli produttori e le aziende a conduzione familiare, aumentando al contempo il PIL regionale. Io, che lavoro da 11 anni in Despar e prima di me mio padre, con oltre 25 anni di esperienza, siamo riusciti, grazie alla famiglia Gatto, proprietaria della catena, a mettere insieme un network virtuoso di 300 produttori locali, solo in Calabria, ognuno dei quali ci fornisce un prodotto diverso, tipico e regionale, in grado di far ritrovare ai consumatori tutto il sapore delle eccellenze territoriali. Qualche giorno fa abbiamo deciso di spenderci questo valore aggiunto in uno specifico progetto denominato Dietro l'Angolo".


Piccoli frutti prodotti sulla Sila: c'è anche questo nelle potenzialità del territorio!

Maurizio Aita non dimentica comunque anche una notazione in merito al requisito essenziale per un buyer, nonché per un addetto al reparto frutta e verdura del supermercato: "Sarebbe impensabile affrontare la compravendita di ortofrutta senza un'adeguata formazione e preparazione e senza conoscere nel merito le caratteristiche di frutta e ortaggi. In ogni settore, ma soprattutto in quello ortofrutticolo, non bisogna improvvisarsi; serve una certa esperienza per poter riuscire al meglio nell'attività. Tanto i produttori, quanto i buyer dovrebbero vestirsi da consumatori e fare la spesa sui punti vendite per capire quali sono le cose da sistemare e migliorare, al fine di offrire al cliente finale un prodotto ottimo, da portare a casa integro e che sia buono da mangiare o cucinare. La professionalità da parte di tutti è l'unica via di uscita da incomprensioni e conflittualità che risultano solo controproducenti".

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