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Centinaia di produttori all’Assemblea straordinaria del Distretto Agrumi di Sicilia

"Le imprese nel Distretto Agrumi di Sicilia ci sono e sono già associate. Noi faremo la nostra parte con risorse adeguate e strategie di marketing per dare concreto sostegno a identità e qualità". E’ l’impegno assunto pubblicamente da Dario Cartabellotta, dirigente generale dell’Assessorato Regionale alle Risorse Agricole che lo scorso 12 aprile nelle sale dell’Hotel Gelso Bianco di Catania ha preso parte all’assemblea straordinaria del Distretto produttivo Agrumi di Sicilia convocata dalla presidente Federica Argentati alla luce dei pessimi risultati dell’ultima campagna agrumaria, definita da più parti "la peggiore degli ultimi dieci anni" in Sicilia.

Circa duecento i presenti: i produttori individuali, le coop, i cinque consorzi di tutela DOP e IGP (Arancia Rossa di Sicilia, Arancia Bionda di Ribera, Limone Interdonato Messina, Limone di Siracusa, Mandarino di Ciaculli, quest’ultimo in fase di riconoscimento), le aziende della filiera, gli enti e le rappresentanze agricole. Sono 144 infatti ad oggi i partner del Distretto Agrumi di Sicilia, il primo grande esperimento di coesione fra aziende private, enti pubblici e rappresentanze agricole mai realizzato in Sicilia nel campo dell’agrumicoltura e, allo stato attuale, l’unico esempio di distretto produttivo riconducibile a un comparto realmente esistente e che ieri ha risposto all’appello della Argentati. Fra i presenti anche Francesco Attaguile, direttore degli Affari internazionali della Regione, e l’europarlamentare Giovanni La Via.



"Prendiamo atto della dichiarazione di intenti del dirigente generale Cartabellotta – ha detto la presidente Federica Argentati – che in questa sede ha potuto constatare di persona come sia reale e partecipata l’adesione al Distretto Agrumi di Sicilia da parte degli operatori del settore: dal più piccolo produttore alla più prestigiosa rappresentanza agricola. Abbiamo registrato la volontà comune dei nostri partner per una strategia condivisa con il sostegno della Regione, che pur avendo riconosciuto il Distretto sembrava non voler affiancare realmente il nostro percorso. Per questo chiediamo in primis alle nostre aziende, e quindi alla politica, di partecipare attivamente al progetto di cooperazione del Distretto Agrumi di Sicilia sostenendo il comparto con fermezza e con atti concreti".

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Il Distretto Agrumi di Sicilia
Nato nel 2005 come "Distretto Produttivo Arancia Rossa" – nome modificato nel giugno 2011 per poter valorizzare, riuniti sotto il brand "Sicilia", tutte le tipologie di agrumi prodotti nell’isola – il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia è storicamente il primo grande esperimento di coesione fra aziende private, enti pubblici e rappresentanze agricole mai realizzato nella regione nel campo dell’agrumicoltura. 144 i partner: da un lato le imprese della filiera (105) dall’altro i consorzi di tutela dei prodotti IGP e DOP (Arancia rossa di Sicilia, Arancia Bionda di Ribera, Limone Interdonato Messina, Limone di Siracusa, Mandarino di Ciaculli, quest’ultimo in fase di riconoscimento) le associazioni di categoria, le amministrazioni locali, enti di ricerca scientifica, turismo relazionale e cooperazione per un totale di 39 organismi. Il Distretto Agrumi di Sicilia rappresenta 2.000 addetti, oltre 21.000 ettari coltivati e produce un fatturato annuo all’ingrosso di oltre 400 milioni di euro. Nel giugno 2011 i 144 partner hanno sottoscritto un Patto di Sviluppo per individuare le azioni necessarie al reale sostegno delle imprese della filiera.
Data di pubblicazione:

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