L'intero esercizio annuale della Turners & Growers è risultato in rosso dopo le ampie svalutazioni dei suoi frutteti. La compagnia di produzione e commercio frutticolo ha perso 18,9 milioni di dollari nel 2011, un’inversione di tendenza rispetto ai 6,3 milioni di dollari di profitti dichiarati nel 2010.L'anno scorso, la società ha dovuto svalutare i suoi frutteti e le sue proprietà di quasi 21 milioni di dollari a causa dei bassi profitti dei coltivatori di pomacee, dell’alto valore del dollaro neozelandese e degli effetti della batteriosi virulenta del kiwi.
Il direttore generale della compagnia, Jeff Wesley, ha riferito che l’elevato valore del dollaro neozelandese sta causando problemi. "Ha un terribile impatto sulla maggior parte delle esportazioni, in particolare per quelle delle mele verso il Regno Unito e l’Europa che equivale a circa il 65% delle nostre esportazioni di mele. Inoltre ha influito enormemente sui profitti dei frutticoltori causando una perdita compresa tra i 3 e i 6 dollari a cassetta" ha riferito Wesley.
Se si escludono le svalutazioni, la società ha comunicato comunque che il profitto realizzato nel 2011 è stato migliore rispetto al 2010, anzi è stato il più alto da molti anni. I ricavi sono aumentati di quasi l’8% arrivando a 645 milioni di dollari, ma la società ha riferito che il rafforzamento del dollaro neozelandese sta rendendo veramente difficile l’incremento dei profitti per i frutteti.
La Turners & Growers è stata oggetto di un’offerta di acquisto da parte della società tedesca di commercio agricolo BayWa (vedi notizia FreshPlaza del 14/11/2011). Finora, la BayWa ha rastrellato quasi il 72% delle quote dell’azienda. L’offerta terminerà il 7 marzo. Il sevizio legale e consultivo, derivato in parte dall’offerta di acquisizione, è costato alla Turners & Growers oltre 3 milioni di dollari l’anno scorso.