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Troppo piccole per essere vendute al dettaglio

A Palagonia, nel Catanese, dove le arance restano sugli alberi

Arance troppo piccole, che rischiano di rimanere sugli alberi. Nella piana di Catania tra le zone di Palagonia e Scordia, terra di aranceti, la scarsità di piogge ha danneggiato una fascia di mercato in crisi da oltre trent'anni. Il 60% della produzione annuale non è conforme alle dimensioni richieste, a differenza di quella di Paesi concorrenti come Spagna e Marocco.



Gaetano Sipala, responsabile dell'azienda Aranplus: "Abbiamo una super produzione, in senso quantitativo, con una scarsissima qualità a livello di pezzatura, quindi queste arance saranno usate per fare i succhi. Sette centesimi è il costo di raccolta, poi ci sono le spese per il trasporto in magazzino della merce e poi ci sono le spese per il trasporto alle industrie di trasformazione. Molto probabilmente gran parte della produzione rimarrà sulle piante quest'anno. Il processo di lavorazione di un arancio richiede manodopera specializzata e costi per concimazione e irrigazione. Il costo di produzione per un chilo di arance è di 35-40 centesimi, quello di vendita è fermo alle vecchie lire".

"Io ricordo mio padre agli inizi degli anni '80 che dalla pianta riusciva a vendere un chilo di arance a 500 lire al chilo. Quindi rispetto a trent'anni fa i costi di vendita sono rimasti invariati". Nella regione da dove vengono i due terzi della produzione nazionale di agrumi le arance quest'anno resteranno sull'albero, non però quello di Natale, bloccando l'economia di quasi un'intera provincia.
Data di pubblicazione: