Nuova Zelanda: crescono i casi di cancro batterico del kiwi
Per la prima volta, il Psa è stato trovato nella zona occidentale di Opotiki, costringendo la KVH a stabilire una nuova zona d'emergenza che impone controlli sui frutteti. Mentre fino ad oggi la batteriosi si è manifestata principalmente sul kiwi a polpa gialla, la maggior parte dei nuovi casi sono ora segnalati in frutteti di kiwi verde. Attualmente ci sono sei zone di emergenza Psa, che si estendono da Waihi, nella parte occidentale della Bay of Plenty, a Whakatane e Opotiki ad oriente.
Come se non bastasse, un primo caso sospetto di batteriosi del kiwi è apparso anche nel Northland. Fino ad oggi la regione era stata indenne dal batterio che ha devastato centinaia di frutteti nella Bay of Plenty. Ma un caso sospetto si è presentato in un actinidieto a Kerikeri.
Il presidente dei frutticoltori del Northland, Rick Curtis, dice che il campione sospetto è stato trovato durante un monitoraggio di routine. Afferma che il danno non presentava il classico aspetto attribuito all'azione del batterio Psa, ma un laboratorio ha confermato la malattia. Perciò, il campione è stato ora inviato a un secondo laboratorio di analisi per assicurarsi che non fosse un falso positivo. I nuovi risultati sono attesi a breve.
Nel frattempo, gli studiosi della Plant & Food Research hanno scoperto che il batterio Psa può sopravvivere per sei giorni in un alveare. In un esperimento condotto presso il centro di ricerca dell'Istituto di Hamilton, il Psa è stato infatti introdotto negli alveari di una popolazione di 60.000 api. Il ricercatore David Pattemore dice che l'esperimento mirava a scoprire quanto tempo il Psa - che in Nuova Zelanda ha infettato oltre 460 frutteti di kiwi - sarebbe sopravvissuto in un alveare di api, in ambiente controllato.