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Germogli di soia tedeschi all'origine dell'epidemia di E. Coli EHEC?

Mentre sale a 22 il bilancio delle vittime dovute all'epidemia di batterio Escherichia coli ceppo O104 (EHEC), il ministro della Sanità della Bassa Sassonia, Gerd Lindemann aveva reso noto che le autorità mediche si trovavano "sulla pista giusta". Si pensava fossero stati infatti germogli di soia tedeschi, consumati crudi, la causa dell'epidemia.

Le autorità della Bassa Sassonia avevano individuato un'azienda di Uelzen, la quale aveva distribuito in varie parti del paese i germogli da consumare crudi. L'azienda era stata chiusa e i risultati di ulteriori test sono stati appena resi noti, oggi lunedì 6 giugno 2011.

Il ministro dell'agricoltura della Bassa Sassonia aveva prudentemente invitato gli abitanti della Germania settentrionale a "evitare di consumare per il momento qualsiasi tipo di germoglio di soia" e la Germania era pronta a lanciare un avvertimento attraverso il sistema di allerta europeo dell'alimentazione (RASFF) sulla possibile pericolosità dei germogli di soia, presunto vettore del batterio EHEC.

Si apprende proprio in questi minuti, tuttavia, che le prime analisi di laboratorio avrebbero "scagionato" i germogli di soia provenienti da un'azienda biologica della Bassa Sassonia. Il mistero dell'epidemia causata dal ceppo cattivo (0104:H4) dell'E. Coli ritorna dunque fitto.

Fonte: La Repubblica