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Scheda prodotto: il Pomodoro Regina di Torre Canne

Si chiama Regina un pomodoro da serbo coltivato nell’alto Salento tra Fasano e Ostuni, nei terreni salmastri litoranei del Parco delle Dune Costiere, da Torre Canne a Torre San Leonardo fino ad Egnazia, lungo l’antica via Traiana.

Il nome di questo pomodoro è dovuto alle caratteristiche del peduncolo, che, crescendo, assume la forma di una coroncina.


Pomodori Regina di Torre Canne appesi nella corte della masseria dell'azienda agricola Moretti (vedi articolo)

Le bacche sono piccole e tondeggianti. La buccia, consistente, fa sì che aumenti la sua conservazione e lo rende più resistente agli attacchi dei parassiti.

La coltivazione del pomodoro Regina comincia a prendere piede nell’Ottocento, in alternativa al cotone, coltura in declino.


Cassetta con pomodori Regina prodotti dall'azienda agricola Moretti

Il cotone, chiamato "bambace", si coltivava in Salento almeno dal Trecento e costituiva una valida integrazione ai bilanci contadini locali grazie all’artigianato domestico che ne derivava: lenzuoli, asciugamani, tovaglie, capi di abbigliamento tessuti e ricamati in casa dalle donne. Quando l’America e l’Asia diventarono fornitori pressoché esclusivi di questa fibra, nell’alto Salento il pomodoro, assieme al grano, conquistò ampi spazi, che mantiene tuttora.

Ma il cotone non scomparve del tutto, conservando una delle sue funzioni: ovvero la produzione di cordicelle per intrecciare le ramasole, i mazzi di pomodori da serbo. E’ nata così la tradizione di piantare il cotone tra i filari di pomodori.

Il pomodoro regina si raccoglie a partire dal mese di luglio: una parte viene venduto fresco e una parte viene riposto in cassette dove subisce un appassimento fino all’inizio di settembre, quando il cotone è pronto per la filatura. A questo punto i pomodorini, legati per il peduncolo con il filo di cotone a formare le ramasole, sono appesi alle volte delle masserie e si conservano fino alla fine del mese di aprile dell’anno successivo.


Un'operaia intenta a legare i pomodori Regina per formare le caratteristiche ramasole secondo un'antica consuetudine ancora in uso nell'alto Salento

Un tempo il possesso di molte ramasole era un’espressione di prestigio sociale e di ricchezza familiare: le ragazze in età da marito che ne possedevano molte erano le più ambite.