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Ancora una partita di patate belghe respinta dal servizio fitosanitario russo

L'ente russo per la sicurezza alimentare Rosselkhoznadzo ha respinto 55 tonnellate di patate belghe, in quanto colpite da un parassita. E' già la seconda volta in tre settimane che i russi riscontrano la presenza di Nematode dorato della patata (Globodera rostochiensis) in partite di prodotto belga. "Questa fitopatia non è assolutamente dannosa per la salute umana, ma la Russia vuole escludere eventuali danni alle coltivazioni", dichiara Romain Cools, segretario generale di Belgapom, al quotidiano Nieuwsblad.be.

Minore resa produttiva
"Il nematode è riscontrabile ovunque nella UE ed è sottoposto a un programma di controllo - afferma Cools - Colpisce le patate che vengono coltivate in uno stesso lotto di terreno continuamente sfruttato; ciò conduce infine ad una minore resa produttiva. I russi utilizzano spesso le patate da mensa come piante da seme e questo porta ad una diffusione del nematode nel terreno. Perciò si giustificano i rigidi controlli a riguardo".

Il 15 ottobre scorso erano state trovate patate affette da cisti di nematodi in un carico proveniente dal Belgio. Nove partite di prodotto erano affette dal parassita. Secondo l'ente russo per la sicurezza alimentare, cinque di queste partite possedevano un certificato rilasciato dall'agenzia federale belga per la sicurezza alimentare. Due partite avevano un certificato olandese e altre due uno francese. La Francia aveva già in precedenza ricevuto un richiamo in tal senso.

Lo scorso mese erano stati controllati due carichi di patate provenienti dalla Francia. Anche in quelle partite erano state riscontrate cisti di nematodi. Secondo il Rosselkhoznadzor, le patate che la Russia importa devono essere prive di rischi fitosanitari. A settembre, l'ente russo di sicurezza alimentare aveva riscontrato la presenza di tignola orientale Grapholitha molesta in un carico di pesche francesi.

All'inizio dell'estate, la Russia ha bloccato l'import di ortofrutticoli recanti certificazioni fitosanitarie olandesi. I commercianti olandesi avevano optato quindi per i porti belgi, in modo da far arrivare i loro prodotti in Russia. I servizi di ispezione belgi erano stati allertati in tal senso dalle autorità russe.

Secondo l'agenzia stampa Agripress Benelux, contatti affidabili in Russia confermano però di non aver ricevuto alcuna istruzione sulle regolamentazioni restrittive.

Fonte: Nieuwsblad.be