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Dopo il maltempo ulteriori danni causati al comparto cerasicolo

Puglia: massicce importazioni di ciliegie dai Paesi del bacino del Mediterraneo

Il direttore della Coldiretti provinciale di Bari, Francesco Cosentini, denuncia quanto starebbe accadendo in questi giorni, a danno del comparto cerasicolo barese: "Dopo il maltempo dei giorni scorsi, il comparto cerasicolo in provincia di Bari sta subendo un ulteriore danno causato da massicce importazioni di ciliegie dai Paesi del bacino del Mediterraneo, che stanno di fatto determinando il crollo dei prezzi del prodotto locale fino al minimo storico di 1 euro al chilogrammo. Ovviamente, nei pubblici esercizi i consumatori continuano ad acquistare ciliegie di dubbia origine e qualità, spacciate per 'Made in Bari', e vendute dai 3 fino ai 7 euro al chilogrammo".

La graduatoria dei prodotti agricoli pugliesi nel contesto nazionale vede al primo posto proprio le ciliegie con una media di 467 quintali per una superficie di quasi 17.000 ettari, di cui 16.350 della sola provincia di Bari, la quale copre il 97,7% della superficie investita ed il 96,6% dei quantitativi prodotti rispetto al totale regionale. Anche in termini percentuali i dati pugliesi raggiungono livelli di tutto rispetto: la produzione di ciliegie in Puglia è pari al 39,8% sul totale nazionale.

Particolarmente importante l’aspetto occupazionale: sono migliaia i nuclei familiari della provincia di Bari, ai quali la produzione delle ciliegie offre una consistente fonte di reddito. Il fabbisogno di lavoro per ettaro di ciliegeto specializzato è pari a circa 600 ore, l’85% delle quali assorbite dalle operazioni di raccolta. Considerando la produzione provinciale media di ciliegie e la produttività media del lavoro di raccolta, pari a 10 - 15 Kg/h/operaio, si deduce che il fabbisogno annuo di manodopera raggiunge 2,1 milioni di ore lavorative, tutte raccolte nell’arco temporale di due mesi circa.
Data di pubblicazione: