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La pataticoltura professionale italiana decide di fare sistema

Nasce l'Osservatorio Nazionale della Patata

E' stata presentata ieri, 12 maggio 2010, in occasione di una conferenza stampa a Roma, una nuova iniziativa a vantaggio del comparto professionale della pataticoltura italiana: l’Osservatorio Nazionale della Patata.


Il tavolo dei relatori: Lamberto Mazzotti (Centro Stampa), Augusto Renella (coordinatore Ce.Pa.), Luciano Torreggiani (presidente Ce.Pa.), Gioacchino Russo, (presidente Italpatate), Sante Cervellati (presidente Unapa) e Giulio Romagnoli (presidente del settore patate per l'associazione FruitImprese). (Foto: FreshPlaza). Clicca qui per un ingrandimento della foto.

A promuovere l'iniziativa, il Ce.Pa.-Centro di Documentazione per la Patata di Bologna, in collaborazione con le Unioni Nazionali Unapa ed Italpatate, con AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari) e FruitImprese, e costituito dai rappresentanti delle maggiori organizzazioni nazionali del settore, operanti nelle aree produttive più vocate del paese: dal Trentino alla Sicilia, passando per Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Sardegna, Abruzzo, Campania, Calabria e Puglia solo per citare le regioni più importanti per questa coltura.


La platea dei giornalisti. (Foto: FreshPlaza).

"La principale finalità dell’Osservatorio – sottolinea il presidente del Centro di Documentazione per la Patata di Bologna, Luciano Torreggiani – è, in sintesi, favorire il confronto, tra gli operatori del comparto pataticolo italiano, sull’andamento economico del settore e sulle principali problematiche registrate a livello nazionale ed internazionale per individuare obiettivi comuni. Il dialogo su questi temi non si limiterà ai principali attori della filiera, produttori ed operatori commerciali, ma coinvolgerà in futuro anche gli altri soggetti. Un obiettivo, questo, particolarmente importante in vista del nuovo scenario che si registrerà nei prossimi anni, quando anche la produzione di patate sarà regolamentata dall’Organizzazione Comune di Mercato (Ocm) della Unione Europea".


Un momento dell'intervento di Luciano Torreggiani. (Foto: FreshPlaza).

"Dal punto di vista operativo – dichiara il coordinatore, Augusto Renella – l’Osservatorio organizzerà incontri periodici di aggiornamento, ai quali parteciperà la rete degli operatori aderenti che si riuniranno per confrontarsi sui trends produttivi e commerciali; le informazioni che scaturiranno da questi appuntamenti saranno poi divulgate attraverso appositi strumenti. L'informazione di settore sarà indispensabile per disegnare opportune strategie commerciali, migliorando l'efficienza e la competitività del settore".


Augusto Renella. (Foto: FreshPlaza).

I promotori dell'iniziativa hanno deciso di avvalersi delle strutture e delle competenze già esistenti in seno al Centro di Documentazione per la Patata di Bologna, il quale cura già diverse attività, quali il Bollettino della Patata e la Borsa Patate di Bologna, potenziandole con l'apporto delle associazioni Unapa ed Italpatate.

Unapa e Italpatate rappresentano circa il 35% della produzione italiana totale di patate, che si attesta a quota 1.750.000 tonnellate (dati Istat) ottenute su una superficie di oltre 70.000 ettari. Le regioni più importanti sono la Campania, con quasi 250.000 tonnellate, e l’Emilia Romagna con oltre 220.000 tonnellate. Apprezzamento e sostegno all'iniziativa è stato espresso da Gioacchino Russo, presidente di Italpatate e da Sante Cervellati, presidente di Unapa.



Da sinistra a destra: Gioacchino Russo, presidente di Italpatate e Sante Cervellati, presidente di Unapa. (Foto: FreshPlaza).

Da parte sua, in veste di presidente del settore patate per l'associazione FruitImprese, Giulio Romagnoli ha ricordato che solo affrontando e risolvendo i propri nodi interni, la pataticoltura italiana saprà affrontare con maggiore efficienza la concorrenza estera. "Abbiamo ancora una produzione deficitaria sul mercato domestico, che vede una domanda in crescita. Tanto nei confronti del mercato estero, quanto nel rapporto con la GDO (grande distribuzione organizzata) abbiamo pagato dazio a causa della nostra frammentazione interna. Vedo nell'Osservatorio l'occasione di realizzare un vero e proprio strumento interprofessionale, in grado di mettere tutti gli anelli di questa filiera, tra l'altro molto corta, nelle condizioni di colloquiare, grande distribuzione compresa".


Giulio Romagnoli. (Foto: FreshPlaza).

Il punto sul mercato nazionale
A margine della conferenza, sono stati presentati dai relatori, su richiesta dei giornalisti presenti, i dati relativi alla produzione italiana di patate, ai consumi interni, alla campagna patate 2009/10 e alle prospettive per la già avviata stagione della patata novella.

La domanda del mercato nazionale si colloca sui 2,1 milioni di tonnellate annui, con un consumo medio pro capite pari a circa 40 chilogrammi di patate. Una quota di prodotto viene dunque importata dall’estero, dato che l'Italia produce in proprio circa 1,7-1,8 milioni di tonnellate annue. Il prodotto d'importazione proviene in particolare da Francia e Germania per quanto concerne le patate comuni, da Israele, Egitto e Marocco per le patate novelle.

Per ciò che riguarda i diversi canali commerciali, in Italia le patate, come la maggior parte dei prodotti ortofrutticoli, vengono acquistate per oltre il 50% nei punti vendita della Grande Distribuzione e per la quota rimanente presso il dettaglio tradizionale.

La campagna commerciale 2009/10 è stata caratterizzata da prezzi in calo (tra un 10 e un 25% in meno) e la tendenza in generale, per quanto riguarda l'Italia, è quella di una contrazione delle superfici investite, proprio a causa di scarsi ritorni per la produzione.

Diverse le prospettive per l'imminente campagna della patata novella, favorita da uno scenario generale di calo produttivo nell'area del Mediterraneo, per problemi di natura climatica durante i mesi invernali, e in grado dunque di spuntare prezzi di vendita più soddisfacenti.

Per ogni ulteriore informazione:
Ce.Pa - Centro di Documentazione per la Patata
Via Tosarelli, 155
40055 Villanova di Castenaso (BO)
Tel: +39 051 6053391
Fax: +39 051 6062998
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