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Federalimentare: la filiera corta non risolve nessuno dei problemi dell'agricoltura

"Riteniamo che la filiera corta sia prevalentemente uno strumento di marketing che non risolve nessun problema per la filiera: può essere utile al piccolo produttore agricolo o artigianale, ma non ai grandi consumi di massa, che invece vanno gestiti con logiche industriali, nella piena sicurezza alimentare e con il rispetto delle regole."

Questa la considerazione di Daniele Rossi, direttore generale di Federalimentare, sulla proposta avanzata in commissione agricoltura per una legge sul cibo per tagliare le emissioni di CO2 (vedi articolo correlato). Rossi, intervenendo a margine del convegno dell'Enea "Cibo ed energia: un approccio sostenibile" ha anche parlato delle azioni per contrastare il problema della scarsità di risorse alimentari sul pianeta.

"In primis bisogna studiare le tecnologie che possono rendere più fertili e feconde le attività agricole e valorizzare il patrimonio anche paesistico che il mondo ha. Una gestione oculata delle scorte credo sia sufficiente per favorire moltissimo la riduzione dei rischi e l'insorgenza di carestie, o la speculazione di prezzi per mancanza di offerta".

"Altra strada è quella che prevede lo sviluppo di tecnologie OGM (organismi Geneticamente Modificati): gli OGM sono sicuri, non hanno mai presentato un problema di sicurezza alimentare e non ci sono episodi che ad oggi possano testimoniare una correlazione tra questi e il rischio alimentare. Il problema vero degli OGM, caso mai, è che il consumatore ancora non ne percepisce i benefici".

"Infine c'è la questione della distribuzione: non è detto che la quantità di cibo non sia sufficiente, il problema vero è come viene distribuita". 
Data di pubblicazione: