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A cura di Rossella Gigli

Le compagnie di assicurazione dettano legge sul mercato ortofrutticolo

Tra le diverse problematiche che le imprese ortofrutticole sono oggi costrette ad affrontare, ce n'è una che si sta facendo sempre più pressante e condizionante: la possibilità o meno di trasferire il rischio commerciale in capo alle compagnie di assicurazione. Queste ultime infatti, specializzate nel calcolo del livello di affidabilità - e dunque della proporzionale copertura assicurativa - delle singole imprese (comprese organizzazioni di produttori e catene di supermercati), si sono fatte estremamente guardinghe nella loro valutazione del rischio.

Stante il generale clima di incertezza economica, è molto facile che oggi, quando un fornitore chiede alla sua compagnia di assicurazione di concedere un fido - cioè un tetto di copertura dal rischio di insolvenza - ad un nuovo cliente, la risposta, pressoché automatica, sia un rotondo NO.

"Un tempo almeno - spiega un operatore - le compagnie di assicurazione specificavano in dettaglio le ragioni della mancata concessione del fido. Oggi, invece, le motivazioni tendono ad essere nebulose e coperte da tecnicismi. La prima conseguenza che ne deriva è spesso una lunga trattativa con i rappresentanti delle compagnie, alla ricerca di un compromesso".

Le ricadute negative per gli operatori del mercato ortofrutticolo sono facilmente intuibili; i fornitori vedono ridursi, se non azzerarsi, la possibilità di essere risarciti dalle assicurazioni in caso di insolvenza dei clienti; d'altra parte, i clienti acquirenti, se già in relativa difficoltà finanziaria, possono essere ulteriormente spinti in sofferenza da una valutazione negativa delle assicurazioni, che li rende automaticamente oggetto di diffidenza da parte dei fornitori.

"La mia impresa si assume già tutti i rischi di questo mestiere - commenta un operatore - non posso permettermi di prendermi in carico anche quello dell'eventuale insolvenza dei miei clienti non affidati! Piuttosto sono pronto a pagare un premio più alto alla mia compagnia di assicurazione, ma sembra che nemmeno questo la convinca a compartecipare al rischio!"

Concedendo affidabilità ad una rosa sempre più ristretta di aziende, le compagnie di assicurazione si trovano a condizionare pesantemente il mercato, divenendone uno dei players meno visibili, ma più influenti. E' chiaro infatti che tutti i fornitori, pur di non rischiare oltre misura, tendono a concentrare le proprie offerte sui soggetti affidabili, con ciò esasperando la concorrenza tra loro.

Quali soluzioni?
A nostro modesto avviso, l'unica soluzione possibile per riportare il mercato ortofrutticolo in un alveo di serenità è quella di costituire un Fondo di Garanzia per le imprese ortofrutticole, a livello nazionale, finanziato direttamente dalle aziende partecipanti - ognuna in misura proporzionale al proprio fatturato - che possa essere utilizzato come contro-assicurazione nei confronti delle compagnie private.

In parole povere, di fronte alla possibilità di rivalersi sul Fondo di Garanzia delle imprese, tanto le assicurazioni quanto le banche avrebbero un motivo in più per non stringere troppo i cordoni della borsa.