Un gruppo di ricercatori operanti presso la Texas AgriLife Research ha mappato il genoma del melone con centinaia di marcatori del DNA. Lo studio avrà enorme impatto per la futura selezione di nuove varietà, migliorate sotto il profilo qualitativo, del gusto, della resistenza a determinate fitopatie e della tolleranza alla siccità. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul Journal of the American Society of Horticultural Sciences. Gli scienziati americani hanno preso le mosse da precedenti ricerche svolte in Francia e Spagna, le quali avevano già codificato parte del genoma dei meloni, completandone la mappatura. Inoltre, i ricercatori hanno individuato specifici marcatori per i geni responsabili per il tenore zuccherino, il livello di vitamina C e la sterilità degli esemplari maschili (utile per lo sviluppo di varietà ibride).
Il consumo medio pro-capite di meloni negli USA è pari a 11,3 kg l'anno.