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Il ciliegio ad alta densita': il futuro a portata di mano

Che fare per innovare e valorizzare la coltivazione del ciliegio? In che modo aumentare la competitività e, auspicabilmente, allargare i consumi? Quali le principali novità del settore?

Questi i temi al centro dell’importante convegno di venerdi 5 giugno, "Il ciliegio ad alta densità: il futuro a portata di mano", organizzato dalla Camera di Commercio di Ferrara in collaborazione con il Dipartimento di Colture Arboree della Facoltà di Agraria dell'Università di Bologna e l’impresa ferrarese Salvi Vivai al quale, oltre a Stefano Lugli e a Stefano Musacchi, tra i maggiori esperti italiani del settore, sono intervenuti, tra gli altri, studiosi di fama internazionale, quali Claus Hildebrand e Martin Balmer (vedi precedente articolo).

"La ciliegia - ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio di Ferrara Carlo Alberto Roncarati - è uno dei pochi frutti che generalmente non soffre di surplus di offerta, presenta limitata concorrenza tra aree di produzione e scarsi rischi causati dalla globalizzazione data la sua limitata serbevolezza. Nonostante questi vantaggi e la possibilità di coltivazione ad ogni latitudine e ad oltre 1000 metri di altitudine, grazie al corto ciclo stagionale, si registra un progressivo calo nella produzione nazionale da addebitare principalmente a costi di produzione assai elevati, tanto che, da qualche tempo, si deve ricorrere sempre più all'importazione da Paesi esteri, in particolare dalla Turchia".

"Ciò rende necessario aggiornare gli impianti secondo le moderne – e vantaggiose – tecniche di coltivazione – ha proseguito Roncarati - alimentando continuamente il processo evolutivo della Ricerca e favorendo l’utilizzo imprenditoriale delle acquisizioni scientifiche. Una sfida che può essere sostenuta facendo in modo che la "comunicazione" fra due entità – quella della Ricerca e quella dell’Impresa – sia più stretta e proficua, cosicché gli imprenditori possano disporre di "strumenti" e supporti utili all’attività di ogni giorno".

Dall’Osservatorio dell’Economia della Camera di Commercio di Ferrara risulta che in Italia la produzione di ciliegie si è attestata, già da alcuni anni, fra i 1.400.000 e i 1.500.000 quintali, di cui 704.800 prodotti nella sola Puglia. Nel 2008 sono stati prodotti in Emilia-Romagna 86.036 quintali, dato in flessione rispetto al 2007.
Data di pubblicazione:

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