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Enza accusa Zespri di ostacolare la commercializzazione del kiwi neozelandese

Il presidente della compagnia neozelandese Enza, Tony Gibbs, ha duramente criticato la decisione della Zespri di lasciare invenduta parte della produzione di kiwi per evitare il rischio di un surplus di offerta (vedi articolo correlato).

Secondo Gibbs, infatti, Zespri avrebbe fatto orecchie da mercante di fronte ad un accordo di collaborazione con Enza, che si proponeva di esportare kiwi verdi di tipo diverso da quelli commercializzati dalla compagnia Zespri su mercati che non costituiscono piazze di vendita per la Zespri.

Enza aveva lanciato, in occasione di un meeting presso il Kiwifruit Board, organismo indipendente per l'industria neozelandese del kiwi, una proposta di collaborazione per la distribuzione di una varietà dolce di kiwi verde (non commercializzata da Zespri), in Giappone (40.000vassoi), Messico (150.000 vassoi) e sulla costaoccidentale degli Stati Uniti (150.000 vassoi).

In quell'occasione, Zespri avrebbe affermato di non aver bisogno dialcun tipo di collaborazione con Enza, in quanto si sarebbe trovata in trattative con lestesse aziende che Enza avrebbe voluto contattare, cosarivelatasi in seguito non veritiera.

Tony Gibbs accusa ora Zespri di aver in fin dei conti danneggiato il mercato nazionale del kiwi, dato che gli importatori della costa occidentale degli StatiUniti, inizialmente interessati al prodotto neozelandese, si sarebbero infine rivolti a fornitori cileni. "Il tutto mentre nel frattempo i nostri frutti vengono lasciati sui rami a marcire. Una cosa senza senso", ha commentato Murray Malone, direttore marketing di Enza.