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Intervento di Ciro Lazzarin di Agri2000

L'integrato non e' stato sfruttato. Non facciamoci scappare pure il sostenibile

Il concetto è semplice. Gli agricoltori per trent'anni hanno lavorato e si sono evoluti per produrre secondo la lotta integrata. Ma non hanno tratto alcun beneficio perché non esiste un marchio, un riconoscimento e non c'è nessuna catena della Gdo che abbia pagato ai produttori qualcosa in più per l'integrato. Anzi, le catene della Gdo hanno preso tutto il buono dell'integrato, hanno abbassato qualche limite, hanno posto il loro marchio e ora traggono beneficio e guadagni, economici e di immagine sulle spalle del lavoro della produzione.

"Ora c'è l'opportunità del 'sostenibile', ma se la base, se il mondo produttivo non si organizza, ancora una volta la Gdo ne trarrà vantaggio". Così si esprime Ciro Lazzarin, responsabile di settore di Agri2000, che continua: "Il sostenibile va oltre alla difesa delle piante. Una produzione è sostenibile non solo se utilizza nella difesa agenti di biocontrollo a basso impatto, ma anche se l'azienda è integrata nel territorio, ne migliora il paesaggio, ha un'etica e un rispetto per il lavoro e l'ambito sociale, conserva le risorse e adotta tutte le pratiche possibili dell'economia circolare per evitare gli sprechi".



"Al momento di questa sostenibilità si parla, ma di concreto non c'è molto. La nostra preoccupazione è che le aziende si orientino sempre più in questa direzione, lavorino tanto così come hanno fatto per l'integrato, e poi restino con un pugno di mosche in mano. Serve invece che tutti i grandi gruppi privati e cooperativi individuino le aziende che possono produrre in maniera sostenibile e mettano sopra una loro, unica etichetta. Dietro al marchio, la sostanza. Dietro al marchio, l'impegno di tutta la produzione. Perché se ognuno andrà in ordine sparso, saranno gli altri a guadagnare e non il produttore".



Fra l'altro c'è anche una anomalia di fondo: tutto il progetto di lotta integrata è stato finanziato, come ricerca e applicazione, con soldi pubblici. La produzione non ha valorizzato questo tesoro che aveva in casa e oggi sono le catene della Gdo a trarne beneficio privatamente, e in maniera lecita ovviamente, pur non avendo fatto nulla. Il pubblico ha pagato la ricerca, l'agricoltore ci ha messo il lavoro, il consumatore sa di comprare un prodotto più sano e la Gdo ci guadagna con il minimo sforzo.



"Due sono i passaggi da tenere a mente - conclude Lazzarin - per non cadere negli errori del passato. Organizzarsi e fare un marchio alla produzione che identifichi il prodotto sostenibile, e comunicarlo. Se non si comunica, ci penserà qualcun altro e sarà lui a trarne vantaggio".

Contatti
Agri2000
Via Marabini 14/A
40013 Castel Maggiore (Bo)
Tel.: 051.4128045
Email: lazzarin@agri2000.it
Web: www.agri2000.it