Maurizio Bartolini
"Grazie alle particolari condizioni del territorio - continua Bartolini - da noi il melone comincia con l'arrivo della primavera. Il primo a essere raccolto è il retato della varietà Rais. La campagna si conclude a settembre inoltrato, con il gialletto che è prevalentemente della varietà Helios. Ben 60 ettari in tunnel - su un totale di 130 di superficie aziendale - sono impegnati attualmente nella coltivazione di meloni (6000 ton annue), mentre in inverno sono destinati alla produzione di zucchine e peperoni (6000 ton annue)". Master Fruit produce anche carciofi: 3 milioni di unità della tipologia Romanesco, il resto di altre varietà, per un totale di 9 milioni di capolini.
Vista esterna dei tunnel
Previsioni per il melone nel 2018
"Anche quest'anno la produzione di meloni non lascia dubbi, vista l'eccezionale qualità che si intravede fin dalle prime battute - spiega il responsabile commerciale - con la raccolta del melone Rais. Si tratta di una varietà molto precoce, che ci consente di anticipare l'arrivo sui mercati rispetto al resto d'Europa. La raccolta del Rais proseguirà fino a maggio, quando continueremo con meloni di altre varietà medio-tardive".
Interno di un tunnel, con coltivazione di melone Rais
Filosofia aziendale eco-friendly
"Abbiamo scelto diversi anni fa di coltivare questa varietà - prosegue il manager - perché, essendo molto precoce, si adegua alle condizioni pedoclimatiche locali. Non sono necessarie forzature produttive (mediante alleganti o concimazioni particolari) volte a far raggiungere la giusta pezzatura ai frutti. Grazie a queste caratteristiche, Rais risulta assolutamente eco-friendly, ossia rappresenta il concetto su cui si fonda la nostra filosofia aziendale. Coltiviamo prodotti buoni che devono soddisfare sia i nostri partner commerciali, ma soprattutto il consumatore finale. E su questo concetto ci mettiamo la faccia".
"Le proprietà organolettiche sono di assoluto rilievo - afferma dal canto suo Angelo Bellia, responsabile della produzione aziendale - a partire dall'aspetto elegante, con una retatura coprente. La polpa è densa e gradevole al palato; il gusto risulta intenso e aromatico, con un grado brix generalmente elevato".
Angelo Bellia
Italianità prima di tutto
I canali di commercializzazione sono per il 70% la grande distribuzione italiana e per il 30% i grossisti che operano nel mercato interno. La grande distribuzione organizzata, fin dall'anno scorso, ha voluto contraddistinguere il melone siciliano come un prodotto di origine italiana certa e quest'anno le maggiori catene di supermercati non hanno perso tempo per assicurarsi una congrua fornitura, al fine di soddisfare i propri clienti che hanno dimostrato di gradire molto un prodotto buono e nazionale.
Dettaglio melone (con ape)
"L'italianità, nel panorama dell'ortofrutta mondiale globalizzata, gioca ancora un ruolo fondamentale - dice Angelo Bellia - giacché un prodotto che ha origine nel Belpaese non può essere confuso con merce da oltremare, non fosse altro che per i tanti giorni di viaggio che stancano parecchio i frutti".
Master Fruit fa della propria italianità una bandiera di qualità e, in tal senso, da società leader del settore riesce non solo ad anticipare la stagione del melone europeo, ma certifica tutte le proprie produzioni GlobalGAP e con un proprio bollino riportante la dicitura: vero italiano.
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