Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Decisione del Tribunale di Nola

Napoli: concordato preventivo accettato, al Mercato arrivano i commissari

Il Tribunale di Nola ha approvato il concordato preventivo per il CAAN, Centro agroalimentare di Napoli. Il concordato preventivo mette in sicurezza la struttura e i dipendenti, ma per contro occorre che sia stilato un piano industriale serio e di prospettiva per dare fiato alla struttura e coprire i debiti.

"Ora entro 2-4 mesi - dice Carmine D'Orazio di Assomercati Campania - deve essere stilato dall'amministrazione un piano per il rilancio. E io sono certo che il rilancio potrà esserci, perché il Mercato ha grandi potenzialità inespresse".



I segnali che arrivano dal Comune sono incoraggianti, nel senso che sia il vice sindaco Raffaele Del Giudice sia l'assessore al bilancio Enrico Panini hanno espresso la volontà di rilanciare la struttura.

Il Tribunale di Nola, attraverso il presidente della II Sezione fallimentare ha proceduto alla nomina di tre commissari. Si tratta di Salvatore Bonagura, Francesco Finnamò e Nicola Rascio. A loro il compito di controllare le operazioni di ristrutturazione del debito: il Comune di Napoli possiede il 72% delle quote del CAAN.

"Credo che si dovrebbero rivedere diverse cose nella struttura di Napoli - conclude D'Orazio - ad esempio si potrebbe ripristinare il mercato dei fiori. Ma anche le tariffe andrebbero adeguate e far incassare di più alla gestione del Mercato stesso. Non dimentichiamo che la struttura può contare su numeri importanti: 140 aziende, 200mila tonnellate di merce veicolata all'anno, circa 3000 ingressi giornalieri, 1500 occupati".