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Presto sara' possibile trasportare anche prodotti ortofrutticoli

Partito il primo treno merci Italia-Cina

Lo scorso 28 novembre è partito dall'Interporto di Mortara (provincia di Pavia) un convoglio con 34 container, che dopo 18 giorni di viaggio e 10.800 chilometri arriverà nello scalo cinese di Chengdu, capitale della provincia sudoccidentale del Sichuan, 14 milioni di abitanti, uno dei maggiori snodi logistici della Cina, ben collegato anche con le province costiere.

Il treno attraversa l'Austria, la Repubblica Ceca, la Polonia, la Bielorussia, la Russia, il Kazakistan e arriva in Cina. Non passa per la Germania, fa scalo a Varsavia (esattamente a Małaszewicze, al confine tra Polonia e Bielorussia), risparmiando così tre giorni di viaggio.

I 34 container trasportano i prodotti tradizionali dell'export italiano: macchinari, componenti, prodotti di metallo, mobili, piastrelle, automobili. In futuro, si pensa già alla moda, al cibo e al vino. Torneranno carichi di prodotti elettronici, soprattutto computer e tablet, piante, prodotti per la casa, oggetti di cuoio.

Presto sarà possibile trasportare anche prodotti ortofrutticoli, che in Cina hanno enormi potenzialità di mercato, per i quali sono però necessari carri refrigerati, che "saranno pronti a breve", assicura la compagnia logistica Changjiu Group, una delle maggiori in Cina (quotata alla Borsa di Shanghai con oltre 20 miliardi di fatturato).

"I prodotti alimentari soffrono i tempi lunghi del trasporto via nave, che oltretutto non garantiscono il mantenimento della catena del freddo", spiega Marco Marazzi, presidente di Easternational, think tank con focus sulla Via della Seta, presente alla cerimonia di inaugurazione della tratta. "Il treno Mortara-Chengdu si doterà presto dei container refrigerati, che hanno costi elevati".
Data di pubblicazione: