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di Alessandra Ravaioli in collaborazione con Talkwalker

La verdura gode di una reputazione eccellente ma i brand non la comunicano

Digitando verdura sui principali browser del web, la prima pagina di questa settimana è un sito bellissimo, il PiattoVeg® a cura di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (SSNV).



Il PiattoVeg è stato ideato dalla dott.ssa Luciana Baroni, medico chirurgo, specialista in neurologia e geriatria, Master universitario in Nutrizione e Dietetica, fondatrice e presidente in carica di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana. Studiosa di nutrizione vegetariana e delle sue implicazioni sulla salute, è autrice di articoli e libri concernenti salute, alimentazione e stile di vita.

Questo sito è molto interessante perché offre in forma chiara e sintetica importanti indicazioni sull'approccio alla verdura, conoscerla, cucinarla, la cura, le calorie e tutto ciò che ci può aiutare a capire di più su questa fondamentale categoria merceologica.

In comunicazione però, al di là del momento di auge legato alla moda vegetariana e vegana, si parla di verdura in modo assai strano. Quasi sempre si associa alla frutta, nel senso che viene comunicata come insieme – ortofrutta – per gli addetti ai lavori. C'è anche il termine ortaggi e poi i legumi utilizzati spesso per generalizzare sulla categoria verdure.

In un momento come questo, dove c'è un interesse generalizzato al benessere alimentare e ai cibi salutistici, la verdura deve uscire dall'anonimato.

Analizzando con la piattaforma Talkwalker il termine "verdura" emergono milioni di risultati e citazioni dai social e dal web. I commenti e i post sono in italiano ma anche e soprattutto in spagnolo perché si usa lo stesso termine in entrambe le lingue.



Le discussioni e i commenti sui social, tra cui primeggia Instagram e poi facebook, sono tutte incentrate sul salutismo, soprattutto sugli effetti detox e dietetici della verdura che viene osannata da numerose food blogger e opinion leader.

A fare notizia questa settimana su questo tema di grande interesse per il nostro settore sono dei post "vip" con al primo posto un commento semiserio su Melania Trump lanciato dal Daily Mail e ripreso dall'Huffington Post in cui si dice che la "camicia di Melania" scelta per lavorare nell'orto costa come una intera fornitura annuale di verdura alla Casa Bianca (3 milioni di like).



Se ne parla abbondantemente per identificarne modalità di utilizzo innovativo con nuovi strumenti per affettare o ricavare spaghetti da diverse verdure come ad esempio le zucchine.



Emerge sempre di più l'importanza nella cucina moderna di questo straordinario ingrediente e la conferma viene dal Manifesto del cuoco moderno, stilato in 10 punti da Sapori.it lo spazio dedicato al food della Repubblica.

Il Manifesto del cuoco moderno mette al primo posto la cucina con frutta e verdura sia dolce che salata tra le scelte strategiche importanti per la cucina di oggi.

Entrando nel dettaglio dei prodotti, delle stagionalità e delle peculiarità della verdura italiana troviamo una situazione, in termini di comunicazione sul web, molto più confusa e poco delineata rispetto ad esempio alla frutta dove, almeno stagionalità e tipicità vengono messe abbastanza in luce, anche dai brand.

Sulla verdura c'è molta più indeterminatezza. In termini di stagionalità emergono, sul web, soprattutto comunicazioni sulle zuppe di stagione , sia da preparare con gli ingredienti freschi, sia fresche pronte di IV gamma. Sono ricette calde, autunnali con prodotti di stagione in questo periodo

Ecco un esempio sulla pagina Facebook di Vanity Fair.



Emerge, nella generale confusione, un influencer/blogger, contributore di Wikipedia, Luigi Carnevali, con oltre 15.000 follower su Instagram, che racconta la storia del pinzimonio o cazzimperio, o "zalimperio", o "cacimperio" (romanesco) con il quale si indica una salsa a crudo fatta con olio evo, pepe e sale spesso grosso e facoltativamente aceto, in cui si possono intingere ortaggi crudi quali finocchi, sedano, carote, cippollotti, cetrioli, ravanelli, peperoni e altre verdure crude. E' possibile far risalire la nascita del pinzimonio al periodo rinascimentale in cui la verdura cruda era utilizzata per decorare le portate più sontuose e veniva consumata intingendola nei sughi delle portate.

I prodotti e le aziende in vista
Entrando nel dettaglio dei prodotti e delle aziende, dall'analisi di Talkwalker in questa settimana emerge il radicchio, raccontato con dettaglio da Donna Moderna e Star Bene. Presentato come vero e proprio ingrediente detox, dimagrante e di grande effetto in tavola, è la verdura più raccontata della settimana (vedi qui).

Il radicchio, grazie all'attività di comunicazione del Consorzio di Tutela e di OPO Veneto, è uscito dall'anonimato ed è protagonista sul web.



Tra le aziende italiane che più di ogni altra sono riuscite a dare una evidenza mediatica alle verdure fresche citiamo Agribologna, il Consorzio cooperativo con 135 Soci e una grande specializzazione sugli ortaggi.



Agribologna comunica gli ortaggi individuandone le specificità, i valori nutrizionali e salutistici e soprattutto la grande passione della base produttiva. I produttori diventano protagonisti del racconto di Agribologna con un brand dedicato e le facce di chi produce nelle confezioni in vendita.

Emerge questa settimana nei tracciati di Talkwalker anche il marchio e la comunicazione di Sipo con Verdure di Romagna. Sipo è un'azienda totalmente specializzata in verdure fresche e erbe aromatiche e verdure di IV gamma.



La comunicazione declinata per il marchio Verdure di Romagna coglie nel segno perché mette in primo piano i prodotti e l'origine che diventa un brand. Sui social comunica con coerenza i valori dei prodotti, i requisiti salutistici e l'uso in cucina ma anche la provenienza da un territorio che è già un brand di per sé.

Un esempio per tutti di comunicazione efficace sulle verdure è La Signora Melanzana, con la felice presentazione di un prodotto straordinario della cooperativa Ortonatura di Vittoria in Sicilia.



La creatività, la qualità e l'innovazione sono il mix perfetto per presentare La Signora Melanzana, ma anche il Signor Pomodoro e il Signor Peperone. Bello il packaging, bello il sito e naturalmente fresca e real time la pagina Facebook. Un bell'esempio che certo non passa inosservato nei supermercati, anzi diventa un modello da seguire.

Ancora un caso di comunicazione sulle verdure fresche realizzata da brand italiani è quella della T18. Il gruppo piemontese promuove con il suo marchio ed il pay off Scelti dal Sole una idea di verdure coltivate al meglio, baciate dal sole perché belle e buone. La pagina Facebook si caratterizza per una propensione a collegare il prodotto con un sano stile di vita e quindi in evidenza attività sportive, golf e iniziative sociali sul territorio.

E le insalate fresche?

Tra i pochi a comunicarle con efficacia sono ancora, il Veneto con il Consorzio Insalate di Lusia IGP .


 
Un ottimo lavoro di caratterizzazione e identità territoriale è realizzato da San Lidano, la Società Cooperativa di Latina che sta facendo un enorme lavoro su web e soprattutto social, con una pagina Facebook di grande effetto in termini di immagini e di contenuti. I post su Facebook di San Lidano sono accattivanti e valorizzano con leggerezza ed ironia le verdure, comprese le insalate.

Per il resto la comunicazione social e web riguarda la IV gamma, ma questa è un'altra storia.

Per informazioni e approfondimenti:
Alessandra Ravaioli
RP Circuiti Multimedia
Email: Alessandraravaioli@gmail.com
Data di pubblicazione: