La tv Rttr di Bolzano ha realizzato un servizio intervistando alcuni agricoltori. "Un disastro - dice Walter Thomas, produttore di Egna - da piangere davvero. Avremmo dovuto iniziare la raccolta poche ore dopo rispetto a quando si è verificata la grandinata. Avevamo già preparato tutto l'occorrente. Per me la Gala ha un danno del 100%. Porterò tutto all'industria".
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"Senza rete non si può più andare avanti. Se si vuole continuare a fare questo lavoro, le reti sono indispensabili" ha ribadito. "Le zone limitrofe al paese - gli ha fatto eco Giorgio Nones, agricoltore - sono state devastate. Il 2017 è un anno maledetto: brinate e grandinate non hanno risparmiato nulla. La gente non capisce che la mancanza di prodotto crea povertà non solo all'agricoltore, ma a tutto l'indotto".
Hubert Zanotti, referente dell'associazione agricoltori Egna, ha affermato che "molti agricoltori sono assicurati e adesso ci si aspetta la visita degli ispettori per effettuare le stime dei danni. Le mele sotto rete si possono raccogliere senza problemi, ma quelle scoperte hanno danni gravissimi; fino a che non arrivano i periti, però, non si possono raccogliere".
"Occorre aumentare la superficie coperta da reti. E' l'unica soluzione. Ma non ci sono neppure i contributi per questa protezione", hanno concluso.
Raffiche fino a 130 km/h hanno soffiato sulla Romagna giovedì 10 agosto 2017. La provincia più colpita è stata, ancora una volta, Ravenna, ma anche nel ferrarese ci sono stati danni.
Nel faentino il vento ha fatto cadere a terra frutti ormai pronti per la raccolta come pere estive e susine. Ma c'è stato di peggio: in impianti intensivi, quindi con spalliere molto fitte e reti di protezione anti-insetto, il vento ha fatto crollare interi filari, spezzando le piante dal colletto e rovesciando i pali. In questo caso i danni sono elevatissimi.