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Che cos'e' il Capitale Naturale

La legge 221/2015 ha definito il significato di Capitale Naturale emanando disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e contenere l'uso eccessivo delle risorse ambientali.

Il cosiddetto Capitale Naturale  include l'intero stock di beni naturali come aria, acqua, suolo etc., necessari per l'esistenza stessa delle attività produttive, considerate indissolubili dall'ambiente stesso da cui sono generati (come, per l'appunto, l'attività agricola). Da qui l'esigenza di una sua valutazione economica attraverso specifici indicatori.



Per saperne di più, abbiamo contattato Cosimo Damiano Coretti, Consigliere CONAF (Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali), dove ricopre anche la carica di Coordinatore del Dipartimento Sicurezza alimentare ed ambientale. "Nell'ultimo decennio, la forte consapevolezza che le politiche economiche nazionali e internazionali non possano prescindere dal rapporto tra ambiente e natura, in quanto input primario, ha portato studiosi, governi e organizzazioni internazionali a discuterne, al fine di ricercare nuovi modelli e politiche di sviluppo economico sostenibile, che non fossero cioè slegate dal binomio capitale naturale/benessere umano, secondo l'assioma: il capitale naturale nullo, implica zero benessere umano".


Cosimo Damiano Coretti, Consigliere CONAF

Nasce così il BES, indicatore del Benessere Equo e Sostenibile. Questo nuovo strumento, elaborato sulla scia di quelli formulati in ambito OCSE (Better Life Index) e nel resto del mondo, si pone proprio l'obiettivo di divenire "Costituzione Statistica", ossia di porsi come indicatore completo e valido nella rilevazione dell'effettivo benessere della società e nell'indirizzare, quindi, le politiche nazionali verso la comprensione dei reali bisogni dei cittadini.

"Serve agire con tecniche colturali innovative che ottimizzino l'uso dell'acqua - ha rimarcato Coretti - e che rendano il territorio circostante e lo stesso microclima meno influenzabile dalle coperture delle colture con teli/plastica, che non disturbino la flora e la fauna e soprattutto che preservino l'identità culturale di un territorio".

"Si tratta di promuovere un'agricoltura responsabile e sostenibile in tutte le sue forme - ha concluso Coretti - attraverso una sensibilizzazione dell'agricoltore e delle intere comunità locali alle problematiche ambientali".

In tale direzione si muove il XVI Congresso Conaf che si terrà a Perugia, dal 5 all'8 luglio 2017, dove saranno evidenziate le necessità gestionali del paesaggio agrario, affinché gli aspetti produttivi di un'agricoltura moderna, legata al PIL, acquisiscano consapevolezza del valore economico del Capitale Naturale, riuscendo a centrare l'obiettivo di una corretta gestione territoriale, grazie all'evoluzione delle tecniche agrarie sostenibili.