Roma: BioFarm Orto, la sharing economy arriva in campagna
Il risultato è cibi sani, sicuri, gustosi, esclusivamente stagionali e sostenibili. BioFarm Orto, a differenza di altre esperienze simili non consegna a domicilio, vuole ricreare il contatto con la terra e con i suoi frutti "obbligando" gli ortisti ad andare sul proprio orto con la propria cassetta da riempire, ma senza la fatica della coltivazione. "Ho deciso di differenziarmi da altre aziende che fanno la vendita diretta anche a domicilio - spiega Arianna- perché sono convinta che vedere crescere e raccogliere le proprie verdure, oltre a dare una grande soddisfazione personale, sia un'esperienza educativa anche per i bambini che accompagnano spesso i loro genitori".
In ogni orto è collocato un cartello realizzato dalla famiglia proprietaria dell'orto con il proprio nome e il nome che ha voluto assegnargli. In tutto Arianna ha, nei tre ettari coltivati, 58 orti tra grandi (100m) e piccoli (50m) che sono stati tutti affittati perché il progetto ha riscosso da subito un buon successo. Anche l'affitto degli orti è stagionale, per lasciare più liberi gli ortisti di decidere se continuare o meno la loro esperienza.
Oltre alle famiglie, tra gli ortisti di BioFarm c'è un asilo nido di Fiumicino, alcuni chef e una rivista di cucina. Le donne ortiste sono più degli uomini e la fascia d'età più interessata è quella compresa tra i 30 e i 50 anni. Tutti possono controllare il proprio orto 24 ore su 24 tramite l'app "BioFarm Italy", che permette di seguire le varie fasi di maturazione degli ortaggi e decidere così quando raccoglierli.