Una piattaforma ortofrutta centrale per CRAI
"Grazie a questa piattaforma - ha affermato Mario La Viola, direttore marketing - raggiungeremo alcuni obiettivi. Prima di tutto migliorare i prezzi d'acquisto grazie alla messa in comune dei volumi attuali su un unico sito, con l'obiettivo di incrementare la marginalità dei prodotti utilizzando fornitori già esistenti e selezionandone di nuovi. In secondo luogo intendiamo implementare e mantenere costante nel tempo il livello qualitativo in tutti i punti vendita. Inoltre vogliamo garantire assortimenti integrati da tipicità locali".
L'amministratore delegato Marco Bordoli ha però precisato che la piattaforma viene usata con criterio. Ad esempio, se una fornitura di pomodoro avviene in Sicilia, i punti vendita del territorio si approvvigioneranno direttamente dai produttori locali, evitando di far viaggiare il prodotto fino alla piattaforma per poi tornare in distribuzione, come invece talvolta accade in situazioni similari.
Ma non è tutto. A ottobre CRAI partirà con una piattaforma analoga, ma dedicata ai surgelati, situata in provincia di Verona. Anche in questo caso lo scopo è quello di razionalizzare la distribuzione e far convergere in un unico luogo tutte le consegne per poi gestire in maniera più efficace i carichi in partenza per i punti vendita.
Durante la conferenza si è parlato anche di e-commerce. "Il 60% dei nostri gestori dei punti vendita - ha detto Bordoli - già offre un servizio di consegna della spesa, oppure la preparazione della spesa con ritiro al punto vendita. E' nel dna di CRAI fornire il massimo servizio. Per noi l'e-commerce è un'evoluzione di quanto già stiamo facendo. Abbiamo messo in piedi una squadra di 6 persone e siamo affiancati dal Politecnico di Milano per mettere a punto il sistema. A luglio partiremo con i primi test; nella piattaforma web si potrà acquistare qualsiasi referenza, anche l'ortofrutta fresca. Abbiamo messo sul piatto un investimento da 1,5 milioni di euro".