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Al London Produce Show una formula per ottenere il massimo nel minimo tempo

Londra, un mercato che punta sull'uva senza semi

Gli inglesi sono "isolani" e amano operare in autonomia. Con pragmatismo. Da secoli. Ne è un esempio anche il London Produce Show (7-9 giugno 2017), una via di mezzo fra una fiera tradizionale e una serie di meeting di lavoro pre-organizzati.



Ieri, 8 giugno 2017, abbiamo visitato questo evento, incontrando gli operatori italiani presenti (ampie interviste e la fotogallery saranno disponibili su FreshPlaza da lunedì prossimo). Agrimessina, Apofruit, Didonna Trade, Giuliano Srl, Oranfrizer, Peviani, Sun World International ci hanno spiegato i motivi della loro presenza.



Gino Peviani, ad esempio, ha lodato il pragmatismo inglese. Un evento che concentra, in pratica in un solo giorno, quello che in qualsiasi altra parte del mondo si fa in tre. Anche in Italia si svolgono eventi simili (si pensi al Matching di Milano) ma non è solo per ortofrutta.

In realtà, a questo evento, sono presenti tutti i buyer inglesi. Il London Produce Show è ospitato alla Grosvenor House, di fronte a Hyde Park. Dall'aeroporto più vicino si impiegano poche decine di minuti per raggiungere la sede.



"Ritengo che sia un evento organizzato molto bene - sottolinea Raffaela Didonna della Didonna Trade - e utile, perché qui si incontrano davvero tutti i buyer della Gdo inglese".

Oltre 150 i microstand (2x2 metri il modulo base) presenti da tutto il mondo, con esposizioni di frutta ridotte al minimo e tutta l'attenzione concentrata sugli affari.



"Un evento di un giorno, 36 ore al massimo - ci dice Maurizio Ventura di Sun World - dove tutto è concentrato per spendere il minor tempo possibile e ottenere i migliori risultati".

E proprio l'uva da tavola senza semi è prodotto più ricercato dai compratori inglesi e l'offerta non manca.



Fra le curiosità viste in fiera, anche il distributore di frutta e verdura in miniporzioni healthy snack, a monete.