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Piemonte: dopo la nocciola, ora si punta sulla noce!

Ieri a Baldissero d'Alba (CN) si è tenuto un incontro dedicato alle "Nuove filiere della frutta a guscio in Piemonte e linee guida per la corretta coltivazione". L'iniziativa è stata promossa e organizzata da Labo Vivai Roero con il patrocinio del comune di Baldissero d'Alba in provincia di Cuneo.

Lo scopo dell'incontro è stato quello di valutare la possibilità di rilanciare le filiere di produzione delle specie con frutta a guscio già presenti sul territorio, quali nocciolo e noce, e sperimentare la coltivazione, in areali con particolare vocazione climatica, di specie poco diffuse come il mandorlo.


Mostra pomologica varietà mandorlo.

Oltre alle tematiche di campo, gestione agronomica e di difesa dagli organismi nocivi degli impianti, nel corso del meeting, sono stati considerati anche i vari aspetti riguardanti il post raccolta e la commercializzazione delle produzioni.

Sono intervenuti Umberto Sacchi AD della Life di Sommariva Perno (CN), Andrea Bernucci dell'azienda agricola 'La Teresina' di Montanaro (TO), Moizio Marco Sagea SR Centro di Saggio S.r.l. e l'agronomo Vito Vitelli.



Life è un'azienda del territorio che esporta e commercializza frutta secca ed essiccata dal 1950, e oggi si colloca come una delle aziende italiane più importanti di questo comparto con circa 55 mln di euro di fatturato e 14 milioni di pezzi prodotti nel 2016. Dall'intervento dell'AD Life è emerso che la frutta secca sta vivendo un momento d'oro, nel senso che, contrariamente a quanto si diceva in passato, oggi la frutta secca è considerato un alimento funzionale. Lo si capisce anche dai numeri: nel 2016 il valore di mercato della frutta secca presso la Gdo ha raggiunto gli 890 mln di euro con un assortimento medio di 136 prodotti. La Gdo crede in questo comparto in crescita in quanto la private label ha un incidenza del 42% a valore.

Dal 2012 al 2016, il mercato della frutta secca in Italia ha fatto registrare +41% in valore e +14% in volume; anche i prodotti Life sono cresciuti in linea con le tendenze di mercato e oggi l'azienda copre una quota di mercato del 4,5%.

Sempre in riferimento alla Gdo, in Italia per il mercato della frutta secca i prodotti più venduti nel 2016 in ordine decrescente sono stati: noci (117,3 mln €), mandorle (82,7 mln €), arachidi (71,7 mln €), pistacchi e nocciole. Le noci rappresentano il primo prodotto consumato, tuttavia secondo dati Nielsen di marzo 2017 è emerso che in termini di valore delle vendite le noci sono il prodotto più importante nell'ambito della frutta secca con guscio mentre le mandorle sono il prodotto più importante nell'ambito della frutta senza guscio. Visto il trend in crescita, la frutta secca sgusciata (+18,9%) e frutta disidratata (+15,6%) stanno aumentando molto di più rispetto alla frutta con guscio (+5,2) grazie alla caratteristica di praticità d'uso della prima e delle proprietà di superfood della seconda.

Oltre alle noci per la ricerca che rientrano nel progetto di collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi, Life sta puntando su sviluppo e valorizzazione dei prodotti locali come i piccoli frutti e le castagne. L'azienda piemontese crede nella produzione locale, infatti l'azienda La Teresina è intervenuta all'incontro per raccontare la sua esperienza e collaborazione con Life. L'azienda torinese ha realizzato un impianto di noci di 60 ha in un corpo unico nell'autunno 2016 e sono state messe a dimora varietà diverse.
Questo impianto fa parte del progetto SNOC – Sviluppo di una filiera nocicola piemontese come risposta alle necessità di diversificazione colturale e alle esigenze di mercato.