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Informativa Agrion

Attenzione ai danni da freddo e da piogge sui noccioleti piemontesi

I valori assoluti registrati (-2,6 °C) riportati nella nota tecnica Agrion del 27 aprile 2017 non definiscono le situazioni di minimo termico, consecutivo e invariato, cui le piante sono state sottoposte nelle prime ore dei giorni dal 19 al 21 aprile. I valori termici riportati sono quelli registrati nelle stazioni (Alba, Asti, Cravanzana, Guarene, Mondovì, Melazzo, Quargnento) della Rete Agrometereologica del Piemonte (Settore Fitosanitario Piemonte).

"La gelata ha inoltre colpito in modo non uniforme diversi fondovalle e ambiti pianeggianti interessando in particolare realtà produttive corilicole di recente impianto- riferisce Claudio Sonnati, tecnico Agrion per la corilicoltura - Sono gli apici e le porzioni distali dei germogli che sono stati compromessi da abbassamenti termici di – 2,5 °C, temperatura minima indicata in letteratura come soglia di resistenza per la vegetazione presente in media attualmente, ossia sia nella fase vegetativa compresa fra la terza e la quinta foglia distesa. La soglia minima indicata non dovrebbe aver causato danni alle infiorescenze in crescita e questo per motivi connessi allo spessore delle pareti vegetali sottoposte al gelo."

Le piogge cadute successivamente al gelo ed il relativo incremento dell' umidità sono di fatto situazioni favorevoli allo sviluppo della necrosi batterica del nocciolo (Xanthomonas campestris pv. corylina).

"Tutte le situazioni che determinano stress fisiologici dovuti ad eventi atmosferici negativi (gelate e/o grandine) di fatto rallentano l'attività vegetativa del nocciolo, per cui è meglio aspettare qualche giorno in modo che l'attività fotosintetica riprenda completamente prima di intervenire." spiega Maria Corte, tecnico Agrion per la corilicoltura.

Negli impianti giovani di 1–3 anni si consiglia di effettuare il taglio delle parti colpite e un intervento con una miscela costituita da un prodotto rameico addizionato a zolfo bagnabile per favorire la cicatrizzazione. La vegetazione gelata non è in grado di assorbire alcun tipo di sostanza in quanto è necrotizzata; sono quindi totalmente inutili concimazioni fogliari e/o concimazioni al terreno.

Sulle piante in produzione, qualunque tipo di concimazione (fogliare e/o azotata al terreno) eseguita su piante gelate in questa fase di inizio allegagione stimola la fase vegetativa e rischia di far abortire i fiori.