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Cipolla, il mercato non risponde secondo le aspettative

Non vanno bene le cose per la cipolla. Quest'anno, infatti, il mercato non risponde. Le quantità in gioco sono importanti, ma è il consumo a non essere particolarmente brillante. Questo è quanto emerge intervistando alcuni operatori del nord d'Italia.



"Non c'è stata programmazione, e il prodotto è troppo rispetto alle richieste - spiega Angelo Zirondelli, produttore di Medicina di Bologna - così i prezzi sono bassi. Sono diversi gli agricoltori che si improvvisano produttori di cipolle. Però li capisco: l'Unione europea ha tolto la possibilità di fare le barbabietole da zucchero; le pesche rendono poco; qualcosa si deve pur coltivare".



Zirondelli coltiva una decina di ettari ed è rammaricato per le troppe importazioni. "Vediamo arrivare in Italia prodotto da tutto il mondo, anche se la nostra produzione è abbondante. E il prezzo si livella verso il basso".



Sulla questione delle importazioni insiste anche Guido Dal Barco, produttore di Verona. "Nel mercato ci sono cipolle provenienti da Germania, Austria, Francia, Paesi Bassi. Il mercato è pesante, le scorte sono ancora importanti. Non credo che la produzione italiana sia stata superiore a quella di altre annate, ma è la richiesta a risultare lenta. La qualità però è ottima, grazie a una stagione produttiva asciutta".



Sulla qualità torna anche Zirondelli: "Chi ha celle frigorifere efficienti con buona deumidificazione, sta conservando bene. Anche in questo caso serve una buona professionalità".



"Il mercato della cipolla dorata è fermo, mentre la cipolla bianca resiste". Queste le ultime notizie di Matteo Freddi, produttore-commerciante della provincia di Reggio Emilia. "Anche per la cipolla rossa le cose non vanno bene, pur non essendoci scorte eccessive".

Dal punto di vista quantitativo, queste sono, in ordine decrescente, le tipologie di cipolla più presenti nel mercato: Dorata (gialla), Bianca, Rossa, Ramata (Globruna e di Milano). Poi Borettana e scalogno.