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Incoming delegazione polacca per l'internazionalizzazione delle imprese aderenti al Distretto Agrumi di Sicilia

Dal 20 al 22 febbraio 2017, si è svolta una tre giorni all'insegna della promozione e dell'internazionalizzazione di alcune delle imprese aderenti al Distretto degli Agrumi di Sicilia, in collaborazione con l'Ice.


Foto di gruppo.

La missione ha preso il via con un convegno introduttivo nel corso del quale stakeholders provenienti dalla Polonia hanno avuto modo di conoscere da vicino la dimensione economica e produttiva dell'agrumicoltura siciliana e dell'indotto che essa genera. 

La lodevole iniziativa, fortemente voluta dalla presidente del Distretto Agrumi di Sicilia, Federica Argentati, è destinata a segnare una pietra miliare perché apre di fatto nuovi orizzonti al comparto.

"Questo è il secondo step di un progetto, partito lo scorso novembre con una nostra visita in Polonia - ha detto Argentati, aprendo i lavori - e dai feedback raccolti sul campo, ho motivo di credere che questa attività darà risultati molto positivi. Ovviamente la condizione perché tutto funzioni è che le imprese, adesso, in maniera autonoma, continuino a lavorare da un punto di vista commerciale al progetto". 


Foto sopra: tavolo dei relatori; sotto, partecipanti al convegno.



Nel corso del convegno sono state illustrate le proprietà organolettiche dei prodotti, per finire con l'analisi degli strumenti che la Regione Siciliana mette a disposizione delle aziende, passando per le opportunità fin qui fornite dall'ICE che, come precisato dalla Trade Analyst (ICE Varsavia), Magdalena Muszynska, "è ben lieta di aver potuto dare il proprio supporto alle imprese siciliane interessate all'export in Polonia". 

Significativo, tra gli altri, l'intervento del Responsabile marketing dell'assessorato all'agricoltura della Regione Sicilia, Piero Miosi, il quale ha parlato delle misure poste in essere, anche attraverso il PSR, dalla Regione in favore del comparto.



A catalizzare attenzione, poi, è stata la relazione del direttore del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'analisi delle Economia Agraria, Paolo Rapisarda, che ha fornito un'analisi storica e scientifica dell'agrumicoltura siciliana. Rapisarda ha posto l'accento sulle caratteristiche sensoriali e nutraceutiche, in particolare dell'arancia rossa siciliana e del limone. 


Il secondo giorno i buyers, sempre accompagnati dalla presidente del Distretto, hanno visitato alcune tra le aziende che hanno composto la delegazione siciliana in Polonia, prime tra queste l'Azienda Agricola Arena di Ramacca (CT), appartenente all'OP Rossa di Sicilia. La seconda visita in mattinata è toccata allo stabilimento dell'OP Rosaria di Belpasso (CT).


Foto sopra: Az. Agr. Arena. Sotto: incontro presso la OP Rosaria.



Nell'occasione, la presidente Argentati ha voluto sottolineare come l'interesse dimostrato dalle aziende siciliane sia stato foriero di una rete d'imprese che ha dato vita a 'People of Sicily', per il consolidamento ulteriore di rapporti tra i portatori di interessi comuni.


Nel pomeriggio il gruppo si è spostato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) per raggiungere la AgrumiGel, importante azienda di trasformazione di agrumi, facente parte (come tutte quelle inserite nella rete) del medesimo Distretto. 



Il terzo giorno è stata la volta dei limoni con la visita, prima all'azienda Agricola Campisi Italia di Cassibile (SR), dell'OP Le Buone Terre, e dopo alla Soc. Coop. Agr. Alba Lemon. Quest'ultima si trova vicinissima al mare e a pochi metri dalla riserva orientata di Vendicari. I limoneti di entrambe le aziende sono coltivati con il metodo dell'agricoltura biologica e rappresentano dei fiori all'occhiello nel loro genere. Nel pomeriggio è stato raggiunto lo stabilimento della AAT, un'industria che si occupa della costruzione di macchine spremiagrumi automatiche, esportate in tutto il mondo.


Foto sopra: visita alla Campisi; foto sotto: Alba Lemon Bio.



Il tour, preceduto dall'importante momento formativo convegnistico, ha fornito notevoli spunti di riflessione e di una prima analisi dei mercati di entrambe le nazioni coinvolte. E' emerso, tra l'altro, come la Polonia stia attraversando un momento di crescita, con attese di un maggior potere di acquisto. In quest'ottica, l'appartenenza all'area UE, sebbene al momento la Polonia sia priva della valuta in Euro, non potrà che favorire tale percorso.

Dall'altra parte il consumatore polacco, stante a quanto appreso durante i giorni trascorsi assieme, è molto esigente e sembra gradire il cibo di qualità, pur non conoscendo ancora a fondo la produzione ortofrutticola italiana e, segnatamente, quella siciliana per dislocazione, quantità, qualità e varietà. Del resto le missioni - prima in Polonia e adesso in Sicilia - sono servite proprio per avvicinare i due contesti dal punto di vista socioeconomico e culturale.


Un momento della visita presso la AAT.

La missione è da considerarsi un successo da ascrivere a quanti hanno organizzato e creduto nell'iniziativa, che non mancherà di riverberarsi positivamente sul territorio. La delegazione polacca, accolta con simpatia e competenza dai potenziali partners commerciali sul territorio siciliano, con l'ausilio delle istituzioni pubbliche, ha gradito e apprezzato l'impegno messo in campo da parte di tutti, come si può evincere dalla videointervista rilasciataci da Sylwia Kulis-Cenni.


Qui sotto, nella grafica, l'elenco completo delle aziende che hanno aderito alla missione incrociata con la Polonia.


Data di pubblicazione: