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Il brand nel settore agroalimentare

L'evoluzione del settore agroalimentare indirizzata verso un mercato fortemente globalizzato ha determinato l'utilizzo di strumenti e politiche aziendali focalizzate sulla protezione e la tutela nei confronti dei soggetti terzi. E' quanto sottolinea lo Studio legale Eredi Moriconi nella disamina di uno degli elementi maggiormente identitari per un'impresa: il marchio.

Strumento strategico di tutela è il marchio che attribuisce diritti esclusivi che consentono di impedire l'uso non autorizzato, da parte di altre imprese, dello stesso marchio o di un marchio simile.

Il marchio costituisce uno strumento di tutela dell'azienda e dei suoi prodotti.

Il marchio può consistere in: "tutti i segni suscettibili di essere rappresentati graficamente, in particolare le parole, compresi i nomi di persone, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della confezione di esso, le combinazioni o le tonalità cromatiche, purché siano atti a distinguere i prodotti o i servizi di un'impresa da quelli di altre imprese" (Art 7 CPI).

Il marchio è un segno che permette di distinguere i prodotti o i servizi di un'impresa da quelli di altre imprese.

Un segno che dovrà essere percepito dal consumatore come strumento per identificare l'origine commerciale dei prodotti o dei servizi in questione consentendone la distinzione da quelli delle imprese concorrenti.

La forma del prodotto o del suo confezionamento può costituire un valido marchio, a condizione che il segno non sia costituito "esclusivamente dalla forma imposta dalla natura stessa del prodotto, dalla forma del prodotto necessaria per ottenere un risultato tecnico, o dalla forma che dà un valore sostanziale al prodotto" (Art. 9 CPI).

Anche le combinazioni o tonalità cromatiche possono costituire un valido marchio.

La registrazione del marchio consente al titolare di fare uso esclusivo del marchio. Inoltre il titolare ha il diritto di vietare ai terzi, salvo proprio consenso, di usare nell'attività economica:

a) un segno identico al marchio per prodotti o servizi identici;

b) un segno identico o simile al marchio registrato, per prodotti o servizi identici o affini;

c) un segno identico o simile al marchio registrato per prodotti o servizi anche non affini, se il marchio registrato goda nello stato di rinomanza e se l'uso del segno senza giusto motivo consente di trarre indebitamente vantaggio dal carattere distintivo o dalla rinomanza del marchio o reca pregiudizio agli stessi. (Art. 20 CPI).

Il marchio inoltre è strumento per le politiche di marketing dell'azienda. Il marchio determina un aumento delle vendite dei prodotti dell'azienda e di conseguenza del profitto dell'impresa.

Il marchio costituisce un capitale e può essere oggetto di operazioni di sfruttamento commerciale tramite la cessione del marchio a terzi, la concessione di licenze, di contratti d'esclusiva, mediante il merchandising e la sponsorizzazione.

1. "Il marchio può essere trasferito per la totalità o per una parte dei prodotti o servizi per i quali è stato registrato".

2. "Il marchio può essere oggetto di licenza anche non esclusiva per la totalità o per parte dei prodotti o dei servizi per i quali è stato registrato e per la totalità o per parte del territorio dello Stato, a condizione che, in caso di licenza non esclusiva, il licenziatario si obblighi espressamente ad usare il marchio per contraddistinguere prodotti o servizi eguali a quelli corrispondenti messi in commercio o prestati nel territorio dello Stato con lo stesso marchio dal titolare o da altri licenziatari…" (Articolo 23 Trasferimento del marchio CPI).

Il rischio di non registrare il marchio consiste nel danneggiare gli investimenti fatti per promuovere la vendita di un prodotto o di un servizio. Ciò in quanto le imprese concorrenti possono utilizzare un marchio simile, confondendo i consumatori che potrebbero orientarsi verso l'acquisto dei prodotti e/o servizi del concorrente.

Questo determina la diminuzione dei profitti dell'impresa a vantaggio delle imprese concorrenti e l'indebolimento della reputazione e dell'immagine dell'impresa, soprattutto se il prodotto del concorrente è di qualità inferiore.

Per maggiori info:
Studio legale Eredi Moriconi
Web: www.moriconifranco.com
Data di pubblicazione: